20 Ottobre 2023
Saluzzo. A Lame, coltelli e ferri taglienti delle Alpi Occitane il 29 ottobre
Domenica 29 ottobre sotto i portici dell’Ala di Ferro di Saluzzo, a partire dalle 10, è in programma il quinto appuntamento con la Mostra “Lame, coltelli e ferri taglienti delle Alpi Occitane” che dal 2018
accompagna la festa della musica occitana nel racconto di un territorio e della sua cultura materiale
sparsa tra le 18 valli di lingua d’Oc in provincia di Cuneo e Torino.
Alla Val Pellice ed alla Val Chisone è riservato l’approfondimento di quest’anno, che segue quello della scorsa edizione centrato sulle valli del cuneese.
Un incontro con il pubblico
Nello stand di Espaci Occitan saranno presentate due collezioni provenienti dalle Vallate in provincia di Torino per far conoscere le spade di scena del Bal da Sabre di Fenestrelle in Val Chisone e, più in generale, il significato magico-simbolico dei ferri taglienti nelle Feste Occitane. Ne parleranno
- Claudio Challier, fabbro da 6 generazioni
- il saggista Bruno Usseglio
- Rosella Pellerino, scrittrice, intellettuale occitanista e padrona di casa.
A raccontare le spade vere e la relativa collezione di Torre Pellice sarà invece Samuele Tourn Boncoeur,
conservatore del Museo Valdese. Il collezionista Loris Pontet svelerà, infine, i segreti e le storie di famiglia che si nascondono dietro i coltelli da pastore di Bobbio Pellice.
Esposizione dei coltelli artigianali di tradizione
Lo spazio espositivo, oltre ad accogliere la collezioni dei coltelli di Bobbio Pellice e quella delle spade
di Fenestrelle accompagnata dai costumi tradizionali del ballo, ripropone anche
- la collezione storica del Museo del Vernantin di Vernante
Protagonista assoluta della Mostra resta, però, l’attuale produzione dei coltelli artigianali di tradizione provenienti dalle Terre del Monviso
- valle Po
- val Varaita
- val Maira
- val Grana
- Stura
- val Vermenagna
- Valle Pesio
- Val Roja
- Val Corsaglia
- Val Colla
Sono opera di ventidue coltellinai attivi in dieci vallate e in alcune aree pedemontane in provincia di Cuneo e Torino. Tutti, testimoniano di una dimensione identitaria viva e vegeta, capace di rinnovarsi nell’odierna produzione senza nulla concedere al folklore.
Le botteghe artigiane
L’odore acre del fumo e il fuoco della forgia, i colpi ritmati del martello sull’incudine e le scintille che
s’alzano dall’antica mola d’arrotino segnaleranno la presenza delle botteghe a cielo aperto, le ormai
classiche dimostrazione pratiche che accompagnano la mostra dei coltelli. Alla forgia, ci sarà
- il maestro Alessandro Simonetti proveniente da Castellar in Val Roja
mentre alla vecchia mola d’arrotino azionata a pedale si alterneranno
- Mario Peiretti di Oncino in Valle Po
- Pier Giorgio Pons di Saluzzo, ultimo discendente di una dinastia di arrotini originaria dell’alta Val Varaita
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