4 Maggio 2021
RSA. Diaconia Valdese e Diocesi rispondono alle accuse dei media
Ultimamente sui mass media si è tornati a parlare di RSA. Come spesso accade, però, attribuendo a tutte le strutture quelli che sono casi isolati. Per rispondere a questo genere di affermazioni Diocesi Cuneesi e di Pinerolo, Associazione Provinciale Cuneese Case di Riposo e Diaconia Valdese Valli hanno scritto un comunicato stampa in cui esprimono “stupore e disapprovazione” per questo “attacco gratuito ed approssimativo rivolto al settore delle RSA”.
Rifacendosi ai dati emersi a seguito di una richiesta formulata nel 2019 dal Difensore Civico sull’utilizzo della contenzione meccanica nelle RSA – sebbene a due anni di distanza alle strutture non siano arrivate comunicazioni in merito -, sono usciti su quotidiani nazionali annunci eclatanti secondo cui “9 RSA su 10 utilizzerebbero metodi di contenimento fisico assolutamente non ammissibili”.
Di fronte a tali affermazioni le RSA delle Diocesi e della Diaconia Valdese puntualizzano: “queste modalità non ci appartengono” poiché “qualora, a protezione dell’ospite, l’equipe multidisciplinare ritenga necessario l’utilizzo di strumenti quali, ad esempio, sponde al letto o tavolino alla carrozzina, la decisione – avallata da un medico – viene condivisa con lo stesso ospite e la famiglia, e periodicamente rivalutata. Pare superfluo evidenziare che i mezzi di protezione eventualmente utilizzati non comprendono “fantasmini” o altri metodi illeciti di costrizione a letto”. Se è innegabile la crisi economica vissuta dal settore, “la tesi che a rette non adeguate si risponda con comportamenti che, se confermati, devono essere perseguiti penalmente, oltre ad essere infondata, è diffamatoria e non rende giustizia a coloro che, quotidianamente, svolgono il proprio lavoro con dedizione e impegno”.
A seguire il comunicato completo: RSA sotto accusa OK – Aprile 2021
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