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Territorio  

Roure. Rino Tron cerca la conferma a sindaco, Rossano Giorello pronto a collaborare

Roure. Rino Tron cerca la conferma a sindaco, Rossano Giorello pronto a collaborare

Le elezioni comunali del 14 maggio a Roure vedono sfidarsi la lista del sindaco uscente Rino Tron e l’Unione di Centro – Democrazia Cristiana guidata da Rossano Giorello.

 

 

 

Sono due le liste che lo scorso 15 aprile si sono presentate per le elezioni Comunali a Roure. A sfidarsi alle urne domenica 14 maggio – entrambi classe 1963 – l’attuale sindaco, Rino Tron, a capo della lista “Noi per Roure” e Rossano Giorello per l’Unione di Centro – Democrazia Cristiana.

 

“Noi per Roure”

Insieme al primo cittadino si candidano a consiglieri

  • Simone Allaix
  • Anna Baudissard
  • Paolo Blanc
  • Viviana Crestani
  • Mario De Fazio
  • Marco Faraud
  • Davide Heritier
  • Manuel Rostagno

 

Unione di Centro – Democrazia Cristiana

La lista di Giorello è composta da

  • Alessandra Diana Girardello
  • Anna Maria Forte
  • Teresa Altieri
  • Claudia Bianca Gazzaniga
  • Matteo Marra
  • Marco Rivetti
  • Valter Perosino
  • Vincenzo De Netto

 

 

La parola a Giorello

Imparare dal basso la pubblica amministrazione

Se a Tron non difetta l’esperienza il candidato dell’Unione di Centro – Democrazia Cristiana assume un basso profilo: «A Roure, che è un paese meraviglioso, è legato un momento felice della mia vita e ho accettato con gioia la proposta di candidatura. La nostra lista è nata per far conoscere a livello locale il nostro movimento. Il nostro programma dice tutto e dice niente: in passato sono stato candidato al Senato e in quell’occasione mi sono reso conto che la politica deve partire dal basso, dall’ABC, si deve fondare su persone che, al di là degli schieramenti, capiscano i bisogni dei territori, perciò mi accingo ad imparare con umiltà il più possibile sulla pubblica amministrazione».

 

La stima per il sindaco uscente

Giorello non nasconde la stima per il sindaco uscente: «Tron ha lavorato bene e noi siamo pronti a garantirgli, se verrà rieletto come sarebbe giusto, tutto il nostro supporto personale e tecnico, oltre che la nostra storia e i nostri valori, per portare avanti tutto ciò che è logico, possibile e pratico. Se la popolazione di Roure decidesse di premiare noi, ci porremo in ascolto e in dialogo per capire che cosa fare».

 

Testimonianza dei valori cattolici

Prioritaria per il candidato che risiede vicino a San Secondo è la testimonianza: «Sono un cattolico praticante e come lista intendiamo improntarci ai principi fondativi della nostra fede, che sono valori da ripristinare prima ancora che da difendere».

 

La parola a Tron

Continuità amministrativa e fiducia nei giovani

Rino Tron nel presentarsi sottolinea: «Questa sarà la mia ultima candidatura, anche per questo come lista abbiamo puntato sui giovani per cercare di costruire un ricambio per l’amministrazione; se chi ha smesso, lo fa per ragioni di lavoro, i ragazzi che sono entrati porteranno entusiasmo e una ventata di novità».

 

Tante sale per la biblioteca

«Cercheremo – assicura Tron – di mantenere basse le tasse e continuare a garantire i servizi ai cittadini e alle associazioni; in particolare vogliamo mantenere gratuiti i trasporti scolastici per materna, elementari e medie (per le Superiori daremo dei contributi). Tra i progetti ci sono la realizzazione di un pozzo e di una centralina sul nostro acquedotto e l’allestimento nel vecchio municipio di diverse sale per la Biblioteca (ad esempio per i bambini e per i giovani) che dedicheremo a figure culturali importanti del nostro paese».

 

Seguire il modello Usseaux per rilanciare il territorio

Per il sindaco uscente va inoltre completato il lavoro iniziato – «mettendo al primo posto la sicurezza del territorio e provando a dare visibilità al territorio seguendo il “modello Usseaux (ndr che molto ha lavorato sul recupero delle borgate) per rilanciare il turismo -, ma rallentato dal Covid. Un’esperienza, la pandemia, che ha segnato profondamente Tron: «Le decisioni pesanti ricadevano solo sul sindaco, ma sono contento di averle prese: a Roure di Covid non ci sono stati morti. Ricordo però con tristezza i funerali senza la gente, come sindaco partecipavo: era giusto che portassi ai defunti il saluto della comunità».

GR

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