13 Luglio 2021
Regione. Ripartenza al centro del Consiglio Regionale di Confcooperative Piemonte

Nella giornata di lunedì 12 luglio il Consiglio Regionale di Confcooperative Piemonte, ospitato dalla sede della cooperativa Gerico a Novara, ha rappresentato un’occasione di dibattito e confronto sui principali temi che hanno interessato il mondo della cooperazione nell’ultimo periodo, dalle inedite sfide emerse con l’aggravarsi della crisi sanitaria ai nuovi bisogni del territorio e della comunità piemontese.
Durante l’incontro – a cui è stato ospite l’Assessore allo Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese, Andrea Tronzano – i consiglieri si sono potuti confrontare sull’operato e i prossimi passi da intraprendere per sostenere la ripartenza del territorio. Il Consiglio, infatti, ha costituito un’ulteriore occasione per ribadire con forza la centralità di Confcooperative Piemonte, e dell’intero comparto della cooperazione, nel percorso di ripresa del Piemonte e della sua comunità.
«Anche nel pieno della crisi sanitaria il mondo della cooperazione non si è fermato e ha continuato a fornire i suoi servizi, molti dei quali essenziali – ha sottolineato il Presidente di Confcooperative Piemonte, Tino Cornaglia -. La cooperazione è in grado di fornire un sostegno decisivo per superare questo momento difficile e ho fiducia che la stessa cooperazione, che oggi vanta un prodotto regionale lordo che si avvicina all’8%, possa uscirne più forte. Confcooperative Piemonte c’è e quando si parla di solidarietà e sostenibilità è in prima fila da anni».Durante l’incontro, inoltre, il Presidente dell’Istituto Universitario di Studi Europei Piercarlo Rossi ha parlato delle importanti sfide che potranno vedere insieme la cooperazione e l’Istituto Universitario di Studi Europei di Torino. Una collaborazione che potrà «fornire alla cooperazione gli strumenti per diventare protagonista dello sviluppo e del cambiamento che nei prossimi anni, grazie anche ai fondi europei destinati all’Italia, investirà inevitabilmente il nostro territorio. Dovremo essere capaci di incentivare uno sviluppo sistemico per creare contaminazioni positive».
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