8 Febbraio 2021
Regione. Iniziative (e finanziamenti) per la lotta al bullismo

Il 7 febbraio è la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo e, con l’occasione, Regione Piemonte ha voluto ricordare le iniziative intraprese negli ultimi tempi per arginare questo increscioso fenomeno.

La Regione ha emanato un bando che ha messo a disposizione 100mila euro per le scuole per attivare per tutti i docenti corsi di formazione sulle tematiche della prevenzione e del contrasto del bullismo e del cyberbullismo, per diffondere la cultura della legalità, il rispetto della dignità della persona, la valorizzazione delle diversità, il contrasto di ogni forma di discriminazione, la promozione dell’educazione civica digitale, la tutela dell’integrità psicofisica dei minori e l’utilizzo consapevole delle tecnologie informatiche e della rete Internet. 33 i progetti selezionati e ammessi al contributo presentati da 24 istituti di tutti gli ambiti territoriali (15 da scuole dell’area metropolitana di Torino, 5 dall’Alessandrino, 2 dall’Astigiano, 2 dal Biellese, 5 dal Cuneese, 2 dal Novarese, 1 dal Vercellese, 1 dal Verbano). Il bando finanzia progetti di formazione per docenti . I progetti ammessi al contributo mirano a valorizzare la crescita educativa, psicologica e sociale dei minori, tutelando i più fragili e supportando i soggetti che, a vario titolo, ricoprono ruoli educativi.
La Regione ha concluso anche un altro bando per progetti di formazione dei docenti in aree tematiche di particolare sensibilità e rilevanza nell’attuale emergenza dovuta alla pandemia Covid: la didattica digitale integrata e l’educazione civica (Costituzione, diritto, legalità e solidarietà, sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, educazione alla salute, cittadinanza). Le scuole partecipanti sono state 23, i progetti ammessi al contributo 110.
Un’emergenza educativa
«Bullismo e cyberbullismo sono diventati una vera e propria emergenza educativa – sostiene Chiorino – Bisogna avere la consapevolezza che questi problemi si possono risolvere, o almeno arginare, soltanto con una capillare azione di sensibilizzazione e di prevenzione. È importante che i docenti, non soltanto le famiglie, conoscano tutti i pericoli che si nascondono nel web».

L’assessore alle Politiche sociali e alla Famiglia, Chiara Caucino, anticipa dal canto suo la prossima emanazione di un bando da 500mila euro per la sensibilizzazione e l’educazione delle famiglie: «Una misura – spiega – che coinvolgerà i genitori per renderli consapevoli su questi temi e che rientra in tutto il lavoro che sto portando avanti nel sostegno alla genitorialità, perché contro fenomeni di questo genere la ‘cura’ risiede proprio nell’educazione e parte sempre e comunque dalle famiglie. L’intenzione è quella di creare un percorso formativo dedicato ai genitori, sia in coppia che singoli, per sostenere l’esercizio ed il rafforzamento delle capacità genitoriali e di accompagnamento nel loro ruolo educativo nel gestire i figli seguendo tutte le tappe educative della crescita dei figli. Saranno coinvolti anche gli operatori dei centri per le famiglie».
Smartphone e tablet ai figli con adeguato controllo
Sempre Caucino ricorda l’importanza di «sensibilizzare i genitori che non devono lasciare smarphone e tablet ai loro figli senza un adeguato controllo. La presenza di un adulto nella fruizione dei contenuti può favorire il processo di regolazione delle emozioni, contribuendo a prevenire casi di bullismo precoce. La scuola deve fare certamente la sua parte, ma è la famiglia il nucleo da cui deve partire la consapevolezza di non dover nuocere all’altro».
Le vittime sono la metà dei ragazzi
Secondo i pediatri il 50% dei giovani tra gli 11 e 17 anni è stato vittima di bullismo e il fenomeno si è acuito da quando gli smartphone e i social media – in particolare quelli dedicati ai più giovani – si sono diffusi capillarmente: quasi l’86 per cento dei ragazzi utilizzano quotidianamente apparecchi di ultima generazione e, di questi, il 22,2% ha riferito di essere stato vittima di cyberbullismo. La Società italiana di Pediatria rileva che le denunce alla Polizia postale per reati connessi al cyberbullismo a danno di minori sono cresciute del 65%.
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