10 Aprile 2013
Arriva la prima rassegna chitarristica del pinerolese

Musica classica, giovane e solidale. Da Bach a Segovia: le sei corde danno spettacolo
Il motore della prima “Rassegna chitarristica pinerolese” è il giovanissimo saluzzese Beniamino Trucco che, già nel settembre 2012, era stato protagonista a Pinerolo, di una entusiasmante esibizione solista. Grazie ad un’ampia sinergia (Parrocchia di san Maurizio, Centro culturale Silvio Pellico, Museo del Mutuo Soccorso, Associazione Sentieri Tolkieniani, Istituto Musicale Corelli, Comune di Pinerolo, insieme alla nostra testata giornalistica) è stato possibile mettere insieme tre concerti che si rivolgono ad un ampio pubblico. «Innanzi tutto agli amanti della chitarra – spiega Trucco, neo diplomato al Conservatorio Verdi di Torino – che magari ignorano come essa possa far parte dello stesso mondo musicale di Mozart, Rossini e Debussy. E ovviamente, a chi conosce e ama il mondo della musica classica ma non immagina che la chitarra si possa inserire in questo panorama. Infine, a chi conosce la chitarra classica ma l’ha quasi sempre ascoltata in un contesto unicamente solistico e avrà così occasione di apprezzarla in veste cameristica».
Il tentativo di attirare un pubblico così eterogeneo si concretizza in una proposta di concerti che intendono spaziare il più possibile, sia sotto il profilo del repertorio e dei periodi storici interessati che sotto il profilo delle formazioni coinvolte.
Il primo concerto, in programma per venerdì 12 aprile nella Sala Concerti Italo Tajo (Via san Giuseppe – Pinerolo), alle ore 21, è inserito nella rassegna i “Venerdì del Corelli” e si focalizza sulla mondo musicale nato intorno ad Andrés Segovia, il grande virtuoso spagnolo che nel ‘900 ha sancito la rinascita della chitarra, portandola ad avere pari dignità rispetto ad altri strumenti con un passato (ed un repertorio) più ampio alle spalle. «Il suo desiderio di nobilitare lo strumento – racconta Trucco – si era espresso in una serie di commissioni e sollecitazioni a diversi compositori affinché iniziassero a scrivere per chitarra, per far uscire lo strumento dal circolo autoreferenziale di chitarristi-compositori in cui ristagnava prima del periodo segoviano». Nella prima serata si ascolteranno quindi brani espressamente dedicati a Segovia o comunque di compositori che hanno lavorato a stretto contatto con lui e dietro sua ispirazione. Un programma che raccoglie l’eredità del grande maestro spagnolo, di cui si sono ricordati l’anno scorso i 25 anni dalla morte.
Si esibiranno i giovani musicisti Silvio D’Amore, Roxana Morcosanu, Fabio Renda e Beniamino Trucco.
Gli altri due concerti invece propongono un lato della chitarra forse inedito ai più, ovvero la musica d’insieme. Nonostante la vocazione solistica sia quella principale (come l’arpa e il pianoforte, la chitarra è uno strumento che “basta a se stesso”), fin dagli inizi sono molte le pagine scritte per insieme di chitarre (in particolare il duo) o chitarra e altri strumenti.
Il secondo concerto di questa rassegna, domenica 21 aprile, nella Sala consiliare Museo del Mutuo Soccorso (Via S. Pellico, 19 – Pinerolo) alle ore 21, si concentra sul duo di chitarre, una formazione con cui si sono cimentati i più importanti autori chitarristi. Il programma spazierà dal virtuosismo brillante delle “Variazioni Concertanti” di Mauro Giuliani al neoclassicismo dei “Preludi e Fughe” di Mario Castelnuovo-Tedesco, passando per brani di ispirazione iberica.
Protagonisti alla chitarra Silvio D’Amore e Fabio Renda.

Con l’ultimo appuntamento, domenica 28 aprile, nel Santuario Maria Madre della Divina Grazia (piazzale san Maurizio – Pinerolo), alle ore 21, si esce dal mondo unicamente chitarristico per affacciarsi al panorama più ampio della musica da camera. “Musiche d’incontro” è il titolo di un concerto che vedrà alternati ed intrecciati il violino e la chitarra, con un viaggio musicale che partendo dal barocco di Haendel e Bach arriverà fino al ‘900.
«Si tratta di una proposta concertistica – conclude Trucco – con un ampio retroscena culturale, pienamente accessibile però a chiunque ami la musica e desideri passare alcune serate in compagnia delle sei corde».
L’ingresso è libero.
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