7 Ottobre 2013
Quel pilota della RAF... Dall'Australia a Cantalupa

5 ottobre 2013
Lui si chiamava Clarence William Lawton. 23 anni, pilota della RAF del Sud Africa con il grado di sergente maggiore. Il 13 ottobre del 1944 il suo areo partì dalla base di Foggia, insieme ad altri 15 velivoli, per paracadutare rifornimenti ai partigiani italiani. Le condizioni meteo erano pessime, la visibilità ridotta. E quell’aereo, alle 20:30 dello stesso giorno, non riuscì ad evitare la vetta del monte Freidour. Lo schianto fu spaventoso. Tutti e otto i membri dell’equipaggio persero la vita. Tutti britannici, eccetto Clarence William. Lui era australiano. Il suo corpo fu poi sepolto – lo sappiamo da una lettera inviata al sindaco di Cantalupa Giustino Bello dall’Archivio Storico del ministero della difesa inglese – nel cimitero di Milano, insieme ad altri tre suoi compagni. La sorella di Clarence oggi ha 96 e vive a Canberra. Sarebbe voluta venire anche lei ma l’età glielo ha impedito. Hanno però raggiunto Cantalupa, per la commemorazione dell’incidente, la nipote Kathy Hind con il marito Michael e la figlia Nicole. L’occasione l’ha offerta la realizzazione di un documentario della televisione australiana SBS. «È stato un caso che si stesse preparando questo documentario – spiega Nicole – proprio mentre stavamo progettando il nostro viaggio in Europa». Così la famiglia Hind è arrivata a Cantalupa ed è stata coinvolta nelle celebrazioni per il 69 anniversario della tragedia. Le condizione meteo di domenica 29 settembre non hanno, però, permesso lo svolgimento della cerimonia sulla vetta del Freidour ma ugualmente intensa è stata l’emozione. «Ci siamo commossi – prosegue Nicole – perché ci avete fatti sentire speciali onorando Clarrie e il suo equipaggio in questo modo e per così tanto tempo. Anche sua sorella (mia nonna) sarà molto toccata dal racconto di questi giorni». Per anni gli Hind non hanno parlato di questo episodio poi l’occasione ha fatto sì che quel giovane pilota diventasse «una persona “reale” con una grande storia».
Kathy ha con sé alcune foto di quello zio mai conosciuto: un bel ragazzo con un sorriso colmo di speranze.
Tornando in Australia (Kathy e Michael a Camberra e Nicole a Darwin), gli Hind porteranno con sé molto più di una fotografia: il ricordo vivo di un incontro con un pezzo della loro vita così lontano nel tempo e nello spazio. «Avremo storie meravigliose da raccontare su un piccolo paese che abbiamo avuto la fortuna di conoscere e che ci ha accolti con tanto calore e amicizia».
Cristina Menghini


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