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[ video ] Secondo giorno "di fuoco" alla ex-Annovati di Frossasco

[ video ] Secondo giorno

Aggiornamento ore 18.15

Gli abitanti attorno alla zona interessata dall’incendio lamentano un odore acre a una fastidiosa “pioggia di cenere” che si è estesa su un territorio di diversi chilometri. L’ARPA, che è l’unico ente preposto al controllo della qualità dell’aria, rassicura però circa l’assenza di pericoli. Almeno per il momento.

Gli operatori coinvolti nello spegnimento prospettano che la situazione andrà progressivamente migliorando (l’apice della criticità si è raggiunto tra ieri e oggi), ma occorreranno comunque parecchi giorni affinché l’incendio venga domato.

 

Aggiornamento ore 13.45

Nell’area dello stabilimento ex-Annovati “piove” cenere

Oltre alle misure con la strumentazione da campo ARPA Piemonte ha installato delle stazioni presso la scuola di Frossasco e zone di possibile ricaduta dei fumi. Le stazioni  misurano IPA (idrocarburi policiclici aromatici), Aldeidi e SOV (sostanze organiche volatili). I campioni saranno analizzati in laboratorio e disponibili nei primi giorni della prossima settimana. Le misure effettuate nella mattinata con strumentazione da campo non rilevano criticità.

I monitoraggi dell’Arpa continueranno fino a emergenza conclusa.

 

[ video ] Secondo giorno “di fuoco” alla ex-Annovati di Frossasco

Dopo una notte di lavoro da parte dei vigili del fuoco, supportati dagli AIB, la situazione nello stabilimento ex-Annovati (ora proprietà di Kastamonu) di Frossasco, andato in fiamme ieri mattina, è pressoché uguale.

Una imponente colonna di fumo si alza ancora dai depositi di materiale ligneo e il terreno della zona del Bivio è coperto da una sottile coltre di cenere (caduta anche a Pinerolo e comuni circostanti).

«I vigili del fuoco stanno valutando se insistere nello spegnimento o se lasciare che il materiale si consumi, ovviamente sotto controllo – spiega il sindaco di Frossasco Federico Comba che segue di persona l’evolversi della situazione -. Non sappiamo ancora se oggi interverranno di nuovo gli elicotteri e i trattori degli agricoltori con le lance».

Sull’origine dell’incendio, quasi certamente dolosa, stanno indagando i carabinieri . «I responsabili della Kastamonu – puntualizza il sindaco – non riescono a spiegarsi come sia stato possibile un simile evento».

Nel luglio 2018 anche presso lo stabilimento Kastamonu di Pomposa (in provincia di Ferrara) si era verificato un incendio per il quale era stata avviata una indagine al fine di verificare la presenza residua nel territorio circostante di formaldeide, diossine, IPA ed altri microinquinanti.

«Sulla qualità dell’aria – conclude Comba – vigila costantemente ARPA Piemonte che prosegue  i prelievi con i canister per effettuare analisi di laboratorio e verificare eventuali presenze di inquinanti non riscontrabili con la strumentazione da campo».

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