17 Gennaio 2024
Pronto Soccorso affollati: l’ospedale Agnelli regge l’onda d’urto

Tra Natale e l’Epifania il DEA ha registrato un aumento di passaggi pari al 12% in più rispetto al resto dell’anno
«Finalmente le feste sono finite!», sospira qualcuno. Soprattutto anziani e ammalati cronici che, nel periodo natalizio, hanno dovuto far fronte a numerosi disagi in ambito sanitario con Pronto soccorso intasati e prestazioni ridotte.
A sollevare il problema è stata la Fondazione Promozione sociale di Torino che, in un comunicato, ha portato l’attenzione sui «ricoverati per motivi sanitari gravi in Pronto soccorso o in Casa di cura che non possono che destare allarme e suscitare richiesta di intervento urgente all’amministrazione regionale. Ai consueti disagi delle lunghe attese e dei tempi dilatati per il ricovero in reparto si aggiungono per i non autosufficienti concrete prospettive di peggioramento radicale delle loro condizioni cliniche: la totale perdita di orientamento dovuta alla solitudine nella quale sono lasciati e il rischio di piaghe da decubito e patologie correlate».
L’aumento degli accessi in Pronto Soccorso ha riguardato tutta l’Italia. Lo conferma anche il DEA di Pinerolo che nel periodo festivo (23 dicembre 2023 – 7 gennaio 2024) ha registrato un incremento rispetto al resto dell’anno di quasi +12 %, con una media di passaggi al giorno di circa 160/180 (la media di passaggi sull’intero anno è di circa 140/giorno).
«Il giorno di maggiore attività – fanno sapere dall’Ospedale Agnelli – è stato il 27 dicembre 2023, quando abbiamo registrato 196 persone “uscite” dal DEA, fra dimessi e ricoverati nei reparti ospedalieri.
Il maggior afflusso ha riguardato in particolare pazienti con problemi respiratori (per influenza) soprattutto anziani, con più patologie e con diverse necessità di carattere socio-assistenziale. Si sono rilevati incrementi modesti sui codici arancio e invece più importanti sui codici a bassa priorità».
Una criticità che influisce sulla qualità del servizio è certamente quella relativa ai tempi d’attesa, sui quali il presidio ospedaliero di Pinerolo non dispone ancora di informazioni recenti in quanto dallo scorso 1° dicembre la direzione del Dea, guidata dalla dottoressa Marina Civita, ha cambiato l’organizzazione interna e sta monitorando i dati. Tuttavia è stata registrata una riduzione dei tempi di attesa in generale, ma soprattutto sui codici alti, rosso e arancione, con attesa, rispettivamente a zero e entro i 15 minuti. «Per quelli a bassa intensità – precisano dal Pronto Soccorso – abbiamo percorsi dedicati che permettono di gestire meglio anche i periodi maggiormente critici. Il 24 dicembre inoltre è stato attivato, quale misura straordinaria per la gestione del maggior afflusso del periodo festivo, un rinforzo di presenza di NOCC (Nucleo Ospedaliero per la Continuità delle Cure), per fronteggiare la gestione della parte socio-assistenziale (dimissioni protette ecc.)».
Per tutta la struttura il periodo delle festività resta comunque un momento «di lavoro molto intenso, soprattutto per il reparto di Medicina Generale, diretto dal dottor Nicola Liuzzi e per il Pronto Soccorso. Quando le risposte del territorio sono meno presenti l’accesso d’urgenza in ospedale è comunque sempre attivo h24 e 7/7. L’ospedale di Pinerolo riesce a far fronte a tali circostanze grazie ad un contesto particolarmente favorevole di condivisione di percorsi, collaborazione fra diversi reparti e strategie di insieme. Il reparto di medicina ha ampliato i pazienti a suo carico in appoggio fino a 12 posti aggiuntivi e il pronto soccorso ha attivato in media fuori reparto circa 6 letti in più (misura di contrasto straordinaria).
Con la Direzione Medica di Presidio (Dott.ssa Monica Rebora) e grazie alla collaborazione di tutti – fanno sapere ancora dall’Ospedale Agnelli –, non è mai stata ridotta l’attività chirurgica programmata (cosa che invece è accaduta in molte realtà)».
Cristina Menghini

La testimonianza di una “nonna”
Mi è capitato di andare al Pronto Soccorso di Pinerolo, durante le Feste di Natale. Premetto che ho 84 anni, quindi non una ragazzina! Mi sono sentita male un mattino… Panico! Mio marito ha chiamato il 118 dicendo che il mio cuore faceva le bizze! Normalmente non ho problemi cardiaci. In 20 minuti, pochi se si pensa che abito circa 15 chilometri dall’Ospedale, sono arrivati 4 sanitari che mi hanno subito visitata e poi in autoambulanza ho raggiunto l’ospedale. Anche gli infermieri mi hanno accolto bene. Sono stata ricoverata per alcune ore, visitata e poi dimessa, con l’invito a recarmi il prima possibile dal mio medico curante. Ora sto bene, grazie a Dio.
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