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Città  

"Progetto per Pinerolo": inaugurata la sede

Nel tardo pomeriggio dello scorso 5 luglio, la lista civica liberale, cattolica e di centrodestra “Progetto per Pinerolo” ha inaugurato la sua sede, in corso Porporato 12, alla presenza del candidato sindaco Giuseppe Spidalieri, di Mauro Martina e Marcello Bruera, promotori della lista, della deputata Daniela Ruffino (aderente al partito “Cambiamo” di Giovanni Toti e al neo-gruppo parlamentare “Coraggio Italia”) e a numerosi cittadini.
A cominciare è stato Marcello Bruera, liberale di lungo corso, in Consiglio Comunale ai tempi dell’amministrazione di Eugenio Buttiero: «Questo punto vuole essere una sorta di “Specchio Point”» ha spiegato riferendosi metaforicamente allo sportello di ascolto per i cittadini collegato alla fondazione de “La Stampa”. «Questa è l’occasione per presentare un paio di liste, di cui una è “Progetto per Pinerolo”» ha proseguito Bruera, confermando l’ormai certezza che anche Spidalieri correrà col sostegno di una coalizione, rivale delle tre già in campo da mesi.
Successivamente è intervenuto Giuseppe Spidalieri, che ha spiegato i motivi della sua candidatura, asciugandosi le lacrime per l’emozione: «Benvenuti nella nostra sede rivolta ai cittadini che vogliono parlare a me e a tutti noi. È importante dire perché mi sono candidato. Le sollecitazioni sono state tante e solo dopo il consenso dei miei famigliari ho detto sì. La vita mi ha dato tanto, ma ora la mia città ha bisogno». Continuando, ha dichiarato: «La parola importante è disponibilità quella per i pinerolesi e Pinerolo, senza simboli di partito. Conosco la macchina pubblica perché ho lavorato nell’ASL, oltre che come direttore di una RSA, anche nel corso della pandemia. Pinerolo è alla ricerca di un futuro. Come chirurgo ho fatto esperienze straordinarie all’estero in Germania, Inghilterra e Francia nonché in Africa dove faccio il medico tra le persone del mondo senza prospettive: ecco perché temo il declino della mia città!» Spidalieri ha raccontato di quando è giunto a Pinerolo nel 1983 e la città era bellissima e anche a Torino ne parlavano. Poi il candidato ha affermato in maniera netta: «Io sono libero dalle macchine di partito: chi amministra deve essere libero di agire. Essendo un chirurgo sono per poche parole e fare tanto! Mauro e Marcello sono i miei “angeli custodi”, loro conoscono in ogni angolo la città e a loro devo la fiducia».
La parola è poi passata alla deputata Daniela Ruffino: «Sono emozionata quanto Beppe. Il primo grande significato di oggi è che non siamo chiusi in quatto mura, siamo nel luogo dove porteremo avanti la campagna elettorale: le strade e le piazze. Dobbiamo risollevarci dalla pandemia, ma Pinerolo era già stanca per problemi che la affliggono da tempo. Vogliamo pensare alla Pinerolo del 2030. È perdente chi recupera dai cassetti progetti per il Recovery Fund, perché non saranno mai approvati». La parlamentare, concludendo, ha rivolto un pensiero alle periferie cittadine e ha chiarito: «Ieri sera abbiamo fatto una riunione sulle case popolari e dopo sono andata a vederle e ho capito quanto ci sia da fare. La nostra lista è civica, per tutti, di destra, moderati e di sinistra, coloro che si riconoscono in una persona: Giuseppe Spidalieri». Le parole della Ruffino sono risultate un chiaro riferimento alla coalizione di centrodestra a sostegno di Pino Berti (Fdl, Lega, FI e Pinerolo Bellissima) riassumibili nel mantra che la parlamentare ripete da anni: «Nei territori contano le persone: non i partiti!»
Infine, Spidalieri ha fatto parlare la più giovane candidata della lista, Carlotta Angioini: «Quello che posso fare io è dare una prospettiva giovane in una lista con un candidato che rappresenta tutti i valori che Pinerolo deve avere».

Lorenzo Battiglia

foto di Lino Gandolfo

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