2 Agosto 2021
Progetto KASTAMONU: CANTALUPA SCEGLIE LA CRESCITA AD IMPATTO ZERO. Il vicesindaco Anselmi: Frossasco prenda una posizione netta
Dopo l’intervento di Cumiana, che ha deliberato la partecipazione alla conferenza dei servizi in Città Metropolitana e la contrarietà al nuovo inceneritore, occhi puntati su Frossasco e sull’area ex Trombini-Annovati anche da parte dell’amministrazione della confinante Cantalupa.
Nel consiglio comunale di mercoledi 28 luglio il Sindaco Giustino Bello ha dichiarato senza mezzi termini che è necessario “far ragionare quelli che non intendono ragionare” per poter tutelare la Val Noce da insediamenti industriali che possono danneggiare il territorio: “Da sempre perseguiamo l’obiettivo di uno sviluppo territoriale che favorisca posti di lavoro a impatto zero: gli investimenti in cultura, sport, ricettività, la casa di riposo e il progetto delle terme. Parliamo di oltre 150 posti di lavoro puliti, incompatibili con una ciminiera che brucerebbe rifiuti”.
La posizione è condivisa apertamente dal gruppo di minoranza guidato da Luca Armando, il primo ad esprimersi contro il progetto di insediamento presentato dalla multinazionale turca Kastamonu, che ha anzi richiesto la discussione di una mozione perchè il consiglio comunale procedesse a ratificare formalmente la propria posizione.
Tale mozione, che in base ad un regolamento consiliare ormai vetusto richiedeva la presentazione a nome di 4 consiglieri mentre la minoranza è composta da tre, ha trovato l’appoggio del vicesindaco Claudio Anselmi che l’ha sottoscritta senza riserve. La questione, secondo il vicesindaco è “etica, fondamentale per il futuro della Val Noce”. La tutela del territorio deve essere priorità condivisa dai gruppi consiliari in modo trasversale e, secondo Anselmi, avrebbe meritato senza dubbio che fosse dedicato un punto preciso dell’ordine del giorno senza posticipi.
Il Sindaco ha invece inteso rimandare la votazione e la mozione è quindi slittata al prossimo consiglio comunale, tuttavia si è raggiunto un accordo secondo cui “entro due settimane si terrà una tavola rotonda tra maggioranza e minoranza per fissare i punti chiave di questa unanime presa di posizione”.
Nei giorni scors,i intanto, Città Metropolitana ha rilevato l’incompletezza della documentazione presentata da Kastamon Italia Spa, concedendo una proroga ai termini previsti dall’art.27bis Dlgs 152/2006 (ulteriori 120 giorni oltre il termine di 30 giorni scaduto l’11 luglio) e chiedendo integrazioni alla società. Fra le altre cose, una appare sostanziale: la documentazione mancante riguarda proprio l’attività di “smaltimento di rifiuti in impianti di incenerimento” e dunque il co-inceneritore di rifiuti che la multinazionale turca si appresterebbe a costruire da progetto, con una potenzialità di combustione di 10 tonnellate l’ora.
I documenti richiesti riguardano quindi l’impianto di incenerimento, ma anche chiarimenti propedeutici agli “atti in materia urbanistica di esclusiva competenza del Comune” dal momento che per la realizzazione dell’intervento occorre che il Comune di Frossasco effettui una variante Urbanistica al PRGC prima del rilascio delle autorizzazioni da parte di Città Mentropolitana.
Nel frattempo, dopo che si è diffusa la notizia che il piano regolatore del Comune di Frossasco fa esplicito divieto di porre in opera inceneritori et similia, il sindaco Federico Comba ha emesso in data 27 luglio un comunicato che fa seguito ad “alcune illazioni che da qualche tempo circolano su documenti di varia fonte, anche non esplicitamente identificabili” dichiarando fra le altre cose che “non è intenzione intervenire sul comma 5 dell’art. 26 del piano regolatore”. Chiosa Claudio Anselmi da Cantalupa: “Il comunicato di Frossasco è ibrido. Tutti sappiamo che, in assenza di una posizione chiara e ratificata del sindaco, Città Metropolitana puo’ superare le competenze dei Comuni”.
R.N.
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