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Territorio  

Prali. Presentato il rosè delle miniere

Prali. Presentato il rosè delle miniere

Un nuovo gioiello dell’enologia delle Terre d’Acaia” è stato presentato in località Paola di Prali dove sorgono le miniere: scelta obbligata per l’azienda “L’Autin” che ha i propri vigneti coltivati ai margini delle cave di estrazione e lavorazione della pietra di Luserna, primaria attività del padrone di casa, Mauro Camusso che ha presentato, dopo l’”Eli Brut” il nuovo “Eli Brut Rosè”. Perchè obbligata? Perchè questo novello vino spumante di qualità, 100% Pinot Nero, metodo classico, passa il suo periodo di riposo di circa trenta mesi sui lieviti, per affinare al massimo la bollicina e per far sì che il vino acquisisca le note aromatiche portate dai lieviti, all’interno delle ex miniere di talco della Val Germanasca. L’assenza totale di luce ed una temperatura costante di 10° per tutto l’anno sono condizioni ottimali per l’affinamento del vino.

Questo nuovo arrivato in cantina, dal colore rosato tenue con riflessi aranciati, rilancia ancora una volta la tradizione dell’antica vocazione vitivinicola del pinerolese che, proprio nella cultura della terra e dei suoi prodotti di eccellenza, unitamente ad un paesaggio mozzafiato dominato dalla sagoma possente del Monviso, può riscoprire un rinnovato sviluppo capace di proiettarlo ben oltre i propri confini con grandi ricadute di immagine e di lavoro.

L’impegno di due valenti enoligi come Gianfranco Cordero e Francesco Beccaria conferma la straordinaria qualità di questo metodo classico che è stato degustato in abbinamento con piatti tipici della tradizione locale grazie alla merenda sinoira orchestrata dallo chef Walter Eynard con la collaborazione degli insegnanti e alunni dell’Istituto Alberghiero “Bellisario Paire” di Barge.

In una serata che ha visto una bella partecipazione e l’attenzione di tanti giornalisti ed esperti del settore, amici e  personalità, si è respirata, ancora una volta, quella filosofia aziendale, desiderosa di rispecchiare sapori, colori e storia che non può non essere patrimonio comune di queste terre, culla del Piemonte patria di grandi vini, che ben traspare dalla splendida campagna comunicativa impreziosita dalla grafica di un grande designer come Mario Fina.

 

GIANCARLO CHIAPELLO

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