12 Maggio 2020
Pragelato. Una cartina di tutti i sentieri per un turismo che riscopra il territorio

Realizzare una cartina dei sentieri di Pragelato come strumento per accompagnare i cittadini e i turisti la prossima estate. Questa è la proposta emersa l’11 maggio in un incontro tra l’Amministrazione Comunale, l’Atl e alcuni esperti dei sentieri di Pragelato per offrire una concreta opportunità a chi raggiungerà il paese. Il tutto per puntare ad un turismo naturalistico e paesaggistico incentrato sui sentieri, le passeggiate, la riscoperta delle borgate e dei “segreti” del territorio.

«Una adeguata informazione su come si possono raggiungere questi luoghi – spiegano il sindaco, Giorgio Merlo, e il consigliere Paola Borra – è un elemento decisivo per quel turismo di prossimità che caratterizzerà questa singolare stagione turistica che si sta per aprire. Un’iniziativa che si è resa possibile anche grazie alla disponibilità e alla generosità di molti volontari di Pragelato, storicamente amanti della montagna e profondi conoscitori del nostro territorio».

Nel frattempo, sempre in tema di rilancio turistico, sembra che le pressioni dei territori per un sostegno agli operatori del settore stiano convincendo il ministro Dario Franceschini, come segnala il sindaco Merlo: «Le risorse promesse, e pare già stanziate, per l’adeguamento, la sanificazione, la promozione turistica e un Fondo strategico turismo previsto con la Cassa Depositi e Prestiti per l’acquisto e la ristrutturazione di alberghi e imprese turistiche sono elementi che possono, se non altro, attutire la crisi drammatica in cui versa il settore nel suo complesso. Oltre ad una “tax credit” vacanze, cioè un bonus da spendere entro il 2020 in alberghi e strutture ricettive per persone che hanno un reddito Isee di 40 o 50 mila euro. L’obiettivo resta quello di agevolare le famiglie portando nel comparto del turismo oltre due miliardi di euro diretti. Almeno questo è l’obiettivo del Ministro. Oltre, si spera, all’indotto che innescherà».

Buone sensazioni, insomma, anche se manca ancora «uno stanziamento mirato e specifico per i Comuni montani che legano la loro sopravvivenza finanziaria ed amministrativa alla vivacità e alla presenza attiva del turismo estivo ed invernale»
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