18 Settembre 2020
Pragelato. La dura vita degli studenti pendolari

Negli ultimi anni un numero crescente di ragazzi dell’alta val Chisone sceglie di andare in val Susa per gli studi superiori. Ma la loro vita non è affatto semplice (non che quelli che scendono a Pinerolo stiano tanto meglio).
Agnes Rostan, mamma di una ragazza di Pragelato che ha scelto di frequentare il Liceo Des Ambrois di Oulx, racconta la giornata di sua figlia: «Sveglia alle 5:50, pullman alle 6:30 per arrivare a scuola alle 7:50, appena in tempo per le lezioni che partono alle 8 e durano fino alle 13:10 quando prende il pullman per il ritorno. Peccato che, arrivato a Sestriere alle 13:50 il mezzo (si tratta di un pullman studenti!) della Arriva (ndr l’ex Sadem) si ferma e i ragazzi dovrebbero attendere per 40 minuti l’arrivo di un altro pullman (che parte da Cesana) per arrivare a casa alle 14:50». Per ovviare al disservizio della linea 285 – ad aggiungere amarezza il sabato e la domenica, quando non ci sono studenti, il pullman diventa di linea e non fa alcuna sosta ma prosegue la discesa in val Chisone – i genitori dei vari ragazzi si sono organizzati per andarli a recuperare in macchina e guadagnare un po’ di tempo e con la brutta stagione risparmiar loro freddo e intemperie. Oltretutto i ragazzi che frequentano il Des Ambrois (un liceo sportivo) sono atleti agonisti, che nel pomeriggio devono allenarsi per poi studiare dopo cena e di certo tempo da perdere ne hanno poco…

Il problema è sul tavolo da diversi anni, ma i ragazzi che scelgono la scuola di Oulx sono sempre di più: «Il primo anno – racconta Agnes – i ragazzi erano tre e bastava una macchina, l’anno dopo cinque, quest’anno sono in sette (più uno che si aggiusta per conto suo) per cui c’è bisogno di almeno due auto. E per l’anno a venire i ragazzi dovrebbero essere dodici…» Lo sforzo delle famiglie rischia di diventare insostenibile, oltre che ingiusto: «Chiediamo che la corsa in partenza da Oulx alle ore 13:10 – sottolinea la signora Rostan – arrivi a Pragelato alle ore 14:10 senza cambio e senza pausa tanto più che l’abbonamento annuale scolastico (631 euro ed è già stato annunciato un aumento!) che paghiamo come tratta Pragelato-Oulx funziona solo all’andata, mentre al ritorno è di fatto solo fino a Sestriere! Questi disguidi sono già stati segnalati più volte al comune di Pragelato e a Sadem/Arriva senza nessuna variazione in merito».

Mauro Maurino, vicesindaco di Pragelato, spiega, senza nascondere l’indignazione di fronte al problema, come si è mossa l’amministrazione comunale: «Avevamo iniziato a trattare del problema con Attiva prima del Covid, che ha ritardato la discussione. Con la ripresa della scuola abbiamo ripreso i contatti e ci è stato risposto da poco che dobbiamo rivolgerci alla Città Metropolitana di Torino, l’ente responsabile dei trasporti, che siamo in attesa di incontrare».
L’arrabbiatura del vicesindaco non è minore per la situazione degli studenti che orbitano su Pinerolo: «A parte la scandalosa situazione dei pullman stracolmi di ragazzi, è una vergogna che gli studenti dell’alta valle, arrivati a Perosa, debbano attendere un’ora e un quarto, un’ora e mezza per il mezzo che li trasporti a casa. Gli studenti del nostro comune trascorrono almeno quattro ore fuori casa tra viaggi e soste e i risultati scolastici che conseguono sono frutto di sforzi che sono inimmaginabili per i loro coetanei di città. Quando si parla di far rivivere i paesi montani (argomento di un convegno in programma a Fenestrelle il 19 settembre), non si può trascurare l’aspetto dei trasporti per gli studenti: abbiamo bisogno che in montagna tornino le famiglie con figli, ma non si può chiedere loro di sobbarcarsi tanti sacrifici quando i ragazzi cominciano le superiori. La politica e il territorio deve farsi carico di questi problemi, non scuotere le spalle con la scusa che sono “pochi”». Altrimenti i ragazzi di Pragelato (e non solo) potrebbero persino arrivare a rimpiangere la scuola del lockdown e della Didattica A Distanza…
GUIDO ROSTAGNO
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