14 Settembre 2020
Pragelato. La chiesa di San Lorenzo si fa bella

Pochi giorni prima della festa patronale, sono iniziati i lavori sulla chiesa di San Lorenzo a Traverses (Pragelato). Oltre 445mila euro di opere, affidate alla ditta Gianni Bertin Srl, accompagneranno per circa due anni la vita della frazione proprio il 10 agosto. Le hanno illustrate al pubblico i due autori del progetto di riqualificazione strutturale, Luca Audibert e Paolo Genero, in un incontro organizzato dalla Fondazione Guiot Bourg e dall’associazione ArCO. A finanziare in buona parte gli interventi contribuiranno la CEI (con l’8×1000) e la Fondazione CRT attraverso un apposito bando.

Richiesto di spiegare il progetto, l’architetto Genero racconta: «La chiesa, purtroppo, è soggetta a due tipi di degrado. Uno strutturale testimoniato dalle fratturazioni evidenti sulle facciate e in prossimità del campanile (per non parlare di una di particolare ampiezza e gravità in corrispondenza del sottotetto)». Altra ragione di degrado, «la forte umidità sia di risalita, sia dovuta al percolamento. Manca infatti un efficace sistema di raccolta delle acque meteoriche (grondaie, faldali e pluviali in parte assenti o danneggiati) così l’umidità ristagna nella zona dell’edificio».
Per ovviare a questi problemi, i lavori si svilupperanno in due fasi principali. «Prima di quest’inverno, la struttura sarà consolidata circondandola con un sistema di micropali che affonderanno (anche per venti metri) fino allo strato più resistente del terreno per poi essere “ammarsati” (ndr collegati) alle fondazioni esistenti da una trave di fondazione in cemento armato. Contemporaneamente verranno allontanate dall’edificio le acque piovane, facendole confluire nel sistema di raccolta di acque pubbliche e verrà rimossa la zoccolatura esterna in pietra (che accentua i problemi dovuti all’umidità di risalita)».
Nella primavera 2021 partirà la seconda e più articolata fase di lavori, che richiederanno l’installazione di ponteggi lungo il perimetro di San Lorenzo. «Il progetto prevede il consolidamento sommitale mettendo in corrispondenza dei contrafforti che generano le volte delle piastre collegate da catene in acciaio (che passeranno sopra le volte stesse così da non essere visibili); l’estradosso (ndr la superficie esterna della struttura delle volte) e i costoloni delle volte verranno rinforzati con la stesura di malte speciali in cui sarà immersa una rete in fibra di basalto, creando così una calotta leggera e resistente».
Al contempo sulle fessurazioni in facciata «si faranno interventi di “cuci-e-scuci”, non un semplice stucco, ma una ricostruzione con pietre e mattoni delle porzioni danneggiate». Sul tetto invece «sfruttando la presenza dei ponteggi, verranno ripassate sia la copertura in lose, sostituendo quelle lesionate e collegandole con ganci metallici, sia l’orditura lignea (rimpiazzando i travetti lesionali o ammalorati). Naturalmente si provvederà a sostituire e integrare il sistema delle gronde con faldali e pluviali in rame».
Per il 2022, il piano dei lavori comprende il restauro da parte di una ditta specializzata dei finestroni e dei due portoni lignei (esterno ed interno), anche se «soprattutto i finestroni sono molto malmessi e occorrerà valutare il da farsi insieme alla Soprintendenza». Prima di concludere i lavori, sulle pareti esterne e interne «saranno rimossi gli intonaci impropri, per poi raccordare cromaticamente le zone soggette a intervento e quelle originali».
GR
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