22 Novembre 2021
Pragelato. Disservizi pubblici? Incentivi per chi lavora in montagna!
La carenza di medici e di trasporti pubblici affidabili rappresenta un macigno per chi vive in alta val Chisone. Al punto che il vice sindaco di Pragelato pensa a degli incentivi economici per garantire i servizi.
Parole parole parole
Si fa presto a dire: “bisogna ripopolare la montagna”. E non basta il recente bando regionale che stanzia milioni di euro per incentivare chi risiede in un Comune non montano all’acquisto di case nei paesi montani in cui trasferire la residenza. Tutto bello, tutto buono, ma fatto senza ascoltare chi la montagna l’amministra quotidianamente. E ogni giorno si scontra con disservizi piccoli e grandi, che rendono più facile abbandonare la montagna anziché venirci a vivere.
Via il medico dal 118
A Pragelato, ad esempio, da anni c’è un distaccamento della Croce Verde di Perosa Argentina. Un servizio prezioso per tutti i comuni circostanti (della val Chisone e anche dell’alta val Susa), che però da qualche tempo è stato depotenziato. Con una lettera di inizio ottobre l’Asl To3 e la Città della Salute hanno annunciato che dal 2 novembre il presidio 118, dal lunedì al venerdì, avrebbe dovuto fare a meno del medico. Una notizia a cui l’amministrazione pragelatese ha reagito.
Tempi indeterminati per una soluzione
«Di fronte a un’emergenza, come quella della carenza di personale medico – sottolinea il vicesindaco Mauro Maurino –, che deriva da errori politici del passato, non facciamo una colpa alle autorità sanitarie. Quello che però non è accettabile è la mancata pianificazione per superare questo problema. Ci dicano che ci vorrà un giorno, un mese o un anno per far rientrare l’emergenza, ma non può essere a tempo indeterminato!»
Incentivi economici per i servizi in montagna
Oltre a criticare l’assenza di pianificazione nella distribuzione del personale medico, il vicesindaco si spinge oltre: «non è tollerabile che un medico che svolge il proprio servizio in città sia economicamente equiparato al medico (anche di base) che opera in zone logisticamente disagiate. Oltre al medico del 118, Pragelato ha già perso un medico di famiglia e tra non molto un altro potrebbe andare in pensione; anche in questo caso degli incentivi economici sarebbero utili per garantire il servizio».
Rischio spopolamento
Senza servizi i paesi montani, oltre a non attrarre nuovi abitanti, rischiano di perdere quelli che ora ci sono. «Se i piccoli comuni, e soprattutto le zone montane, saranno sempre più carenti di servizi e di conseguenza abbandonati al loro destino, è facile prevedere un massiccio e progressivo spostamento dei cittadini dalla montagna alla città. Ecco perché è radicalmente inutile continuare con gli annunci propagandistici finalizzati a “riabitare la montagna” e poi privarla dei servizi essenziali per garantire una civile convivenza».
Quante difficoltà per gli studenti pendolari
In tema di disagi ne avrebbero da dire anche gli studenti pendolari, che scendono a Pinerolo per andare a scuola. Lo racconta l’assessore Paola Borra: «Diverse mamme mi hanno segnalato i continui disservizi incontrati dai figli che studiano a Pinerolo sulla linea Pinerolo-Sestriere.
Il pullman fantasma
Il più eclatante riguarda la corsa 275 che parte da Pinerolo Movicentro alle 17:48 arriva a Perosa Argentina alle 18:20 e poi riparte arrivando a Pragelato alle 19:10 e a Sestriere alle 19:30. Una corsa che spesso viene soppressa costringendo le famiglie ad andare a prendere i ragazzi a Perosa. Un disservizio che non tocca solo gli studenti da Roure in su, ma anche gli altri utenti».
Risposte evasive da Arriva
Alle lamentele l’azienda Arriva ha fornito risposte burocratiche. «Dicono: “Per la clientela è possibile consultare lo stato del servizio su una sezione dedicata dei nostri siti sui web territoriali”. Però a volte il sito non è consultabile prima delle 11 del mattino. E certo gli studenti, come chi lavora, non possono certo starsene casa perché manca una corsa!»
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