15 Giugno 2016
Pra Catinat. Botta e risposta tra Valetti e Rostagno sul futuro dei dipendenti
15 giugno 2016
Il consigliere regionale di minoranza Federico Valetti (M5S) ha promosso una petizione online “Salviamo Pra Catinat e le nostre montagne” che ha quasi raggiunto le 150 firme richieste. «Obiettivo – ha spiegato Valetti – è sensibilizzare gli enti pubblici affinché siano ricollocati adeguatamente i 17 dipendenti della Pracatinat Scpa, società pubblica ormai in liquidazione».
«Si chiede inoltre un piano turistico culturale per le valli Germanasca e Chisone esteso a tutti i siti storici culturali e le fortificazioni tra cui: Forte di Fenestrelle, Pracatinat, Scopriminiera e Musei Valdesi. Questi tesori del territorio non possono restare nascosti e abbandonati per colpa di una politica vecchia, ferma e clientelare. Al contrario devono essere messi a sistema e rilanciati offrendo nuove opportunità di lavoro».
Alle dichiarazioni di Valetti, quest’oggi ha risposto un altro consigliere regionale di Pinerolo, Elvio Rostagno (PD).
«Forse – scrive Rostagno in un comunicato – il Consigliere Valletti non è a conoscenza dei fatti relativi alle importanti trasformazioni in atto nelle Valli Chisone e Germanasca. Per Pracatinat è scongiurato il rischio di perdita di posti di lavoro e si sta delineando una prospettiva che salvaguardi da un lato la valorizzazione del patrimonio immobiliare attraverso investimenti e gestione privata del complesso edilizio, a garanzia di uno sviluppo imprenditoriale, e dall’altro le attività del Laboratorio Didattico sull’Ambiente così come previsto dalla Legge Regionale 39/87».
«Tale trasformazione, tutt’ora in atto e necessaria (vd. Legge 124/2015), colloca Pracatinat in un disegno di sviluppo più ampio delle Valli Chisone e Germanasca, di rete e valorizzazione del patrimonio storico, ambientale e culturale a fini turistici. Non a caso l’Assessorato al Turismo e Cultura della Regione sta lavorando ad un protocollo che coinvolga anche il Forte di Fenestrelle che, con Pracatinat e le altre risorse (uniche in Europa) dell’Alta Val Chisone, può garantire sviluppo e garanzia di occupazione».
«Anche la trasformazione in atto dello Scopriminiera e la creazione di una Fondazione per la gestione turistica rientra in tale disegno. Un percorso non ancora concluso, che va sicuramente presidiato, ma che dimostra la capacità delle istituzioni di investire in cambiamenti di prospettiva più adeguati al contesto socio-economico attuale».
«Va da sé – conclude il consigliere – che l’attenzione ai posti di lavoro è una priorità di cui ci si occupa, che però richiede al personale stesso, adattamenti. Nessuna operazione è fatta a cuor leggero, e vorrei ricordare che un anno e mezzo fa, la prospettiva, condivisa da molti era la messa in liquidazione di Pracatinat!»
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