26 Giugno 2013
Il comune di Porte si attiva contro la piaga del femminicidio

Il Comune di Porte, promotore nel 2007 del centro antiviolenza Svolta Donna, ha predisposto e inviato ai 47 comuni del pinerolese una bozza di ordine del giorno contro il femminicidio.
«Che c’è stata in questi anni – si legge nel documento redatto dal sindaco di Porte Laura Zoggia, da anni impegnata sul fronte della difesa dei diritti delle donne – una recrudescenza di uccisioni da parte di partner o di ex… Il femminicidio è la forma estrema di violenza di genere contro le donne che viola i suoi diritti umani in ambito pubblico e privato attraverso varie condotte misogine […] In Italia la violenza di genere è un fenomeno grave e che sta diventando di giorno in giorno più preoccupante. Nel 2012 sono stati 124 le donne uccise e siamo ad oggi già a quota 40 per il 2013. Il 70% di questi casi è morta per mano di partner o parenti».
Nella documento si fa riferimento all’approvazione della Convenzione di Istambul «primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza e più precisamente prevenire e contrastare la violenza intrafamiliare e tutte le altre forme, proteggere e fornire sostegno alle vittime di violenza nonché di perseguire gli autori».
L’ordine del giorno impegna il Sindaco e il Consiglio Comunale a «richiedere un intervento urgente del Governo e del Parlamento nazionale in materia di violenza contro le donne e femminicidio, rivolto ad assumere provvedimenti urgenti tali da: assicurare sostegno economico ai centri antiviolenza esistenti; predisporre un’efficace attività di prevenzione al fine di ridurre il numero delle aggressioni e dei delitti ai danni di donne; modificare l’articolo 612 bis del codice penale che punisce gli atti persecutori, prevedendo che si possa procedere d’ufficio e non a querela di parte; a istituire nelle scuole di ogni ordine dei percorsi formativi per diffondere i valori del rispetto, della cultura della legalità e della non violenza al fine di eliminare le discriminazioni di ogni genere».

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