10 Novembre 2020
Pinerolo. Salvai scrive a Cirio le lamentele dei commercianti
In occasione della manifestazione dei commercianti di Pinerolo dello scorso 4 novembre, il sindaco Luca Salvai si era preso l’impegno di farsi portavoce presso la Regione delle istanze di chi protestava contro le chiusure imposte dal DPCM 3 novembre.
Il sindaco di Pinerolo ha così preso carta e penna per chiedere al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, “misure di ristoro per tutte le attività chiuse a seguito del DPCM del 3 novembre ma anche per quelle che hanno subito una drastica riduzione del volume di affari in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo”. Salvai ha evidenziato come la crisi si stia diffondendo “dalle famiglie degli imprenditori, ai lavoratori e sull’intero sistema cittadino, composto da tante persone appartenenti alle fasce deboli, fragili, con lavori saltuari e privi di un inquadramento”. Per quanto riguarda i comuni, il sindaco ha rimarcato l’assoluta necessità ” che le Amministrazioni comunali vengano messe in condizioni di aiutare i cittadini che in questo momento vivono in estrema difficoltà con la creazione di misure straordinarie da parte del Governo”, invitando lo stesso Cirio a farsi portavoce delle richieste dei commercianti contenute in una lettera a firma del presidente di Ascom Pinerolo, Leonardo Ferri, che si chiude con l’icastica frase “Nessuno potrà salvarsi singolarmente ma solo tutti insieme”.
Ecco i testi completi delle lettere di Salvai e di Ferri:
Gentilissimo Governatore,
desidero metterla a conoscenza dell’enorme disagio espresso dai commercianti ed artigiani del Pinerolese a seguito delle chiusure determinate dal DPCM del 3 novembre, inviandole la loro lettera di appello, frutto del serrato confronto che li ha portati a organizzare una manifestazione a Pinerolo, lo scorso 4 novembre.
Dando visibilità al loro appello, l’Amministrazione del Comune di Pinerolo chiede misure di ristoro per tutte le attività chiuse a seguito del DPCM del 3 novembre ma anche per quelle che hanno subito una drastica riduzione del volume di affari in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo. La
crisi di un sistema economico già indebolito dal primo lockdown si sta già espandendo con un effetto domino dalle famiglie degli imprenditori, ai lavoratori e sull’intero sistema cittadino, composto da tante persone appartenenti alle fasce deboli, fragili, con lavori saltuari e privi di un inquadramento.
Nel sostenere l’appello dei commercianti, crediamo allo stesso tempo sia assolutamente necessario che le Amministrazioni comunali vengano messe in condizioni di aiutare i cittadini che in questo momento vivono in estrema difficoltà con la creazione di misure straordinarie da parte del Governo. Le oltre
1000 famiglie che ad aprile solo a Pinerolo hanno fatto richiesta dei buoni spesa sono solo la punta di un iceberg di povertà con il quale rischiamo di scontrarci ancora in questo secondo lockdown.
Come ben espresso dai commercianti “Nessuno potrà salvarsi singolarmente ma solo tutti insieme”. Per questo le chiediamo di farsi promotore di questa nostra richiesta presso il Governo.
Certo di un suo interessamento, le auguro buon lavoro, ancor più in questo difficile momento.
IL SINDACO
Luca Salvai
Gent.mo Presidente Regione Piemonte
On. Alberto Cirio
Siamo un gruppo di Commercianti, Esercenti ed Artigiani del Pinerolese, supportati dalle Associazioni di
categoria e rappresentanza e dal comune di Pinerolo, vogliamo rivolgerle un appello a seguito della recente
entrata in vigore del nuovo DPCM, che ha confinato la nostra Regione in zona rossa.
Le chiediamo di comprendere il profondo disagio in cui siamo sprofondati a causa dell’imposizione del
confinamento. Nonostante alcune nostre attività potranno rimanere aperte, lo scenario che si prospetta è
un disastro economico di dimensioni enormi. Alcuni potranno aprire il proprio negozio ma i clienti non
arriveranno e i consumi si riverseranno sulle più famose piattaforme di acquisti on line che continueranno ad avere bilanci sempre in crescita e a non pagare le imposte in Italia (o pagarle in modo irrisorio).
Fra pochi giorni, il 16 e poi il 30 Novembre, per le piccole aziende come le nostre saranno date cruciali,
dove dovremmo pagare INPS, IVA e IMPOSTE: come lo potremo fare se la situazione economica sarà quella che viviamo ora? Il Presidente Conte ha promesso un nuovo Consiglio dei Ministri per approvare un Decreto Ristori bis, che certamente potrà aiutare ma non sarà mai come la possibilità di lavorare.
Se abbiamo scelto di fare gli imprenditori, non è per vivere di sussidi, ma di lavoro ed è questo quello che
vogliamo continuare a fare. Inoltre abbiamo la responsabilità oggettiva e morale di assicurare gli stipendi ai nostri dipendenti, che come Lei ben sa, fanno parte non di un’azienda ma di una famiglia.
I nostri centri storici che con tanta fatica erano tornati a vivere dopo il primo lockdown, ora sono e saranno nuovamente lasciati deserti e senza vita, con le conseguenze disarmanti di un recesso economico senza precedenti.
Gent.le Presidente le chiediamo pertanto, consapevoli dello sforzo che Lei già sta profondendo, di fare
tutto il possibile affinché la nostra regione possa uscire da questa tristemente nota zona rossa al più presto.
Abbiamo letto e sentito che la situazione sanitaria sarà costantemente tenuta sotto controllo e rivalutata di volta in volta, le chiediamo di fare il possibile affinchè venga potenziato il Servizio Sanitario nella nostra Regione al fine di renderla più sicura dal punto di vista dei contagi, per permettere a tutti noi di tornare al più presto nei nostri negozi e nelle nostre botteghe. Se il nostro disagio è tanto anche quello di tutti i cittadini non è da meno, pertanto l’impegno che le chiediamo non è solo per una categoria che si sente terribilmente penalizzata in questa fase, ma lo è di tutti noi come persone.
Le chiediamo di essere il nostro portavoce nella conferenza Stato-Regioni e di sapersi imporre per i giusti ristori che non devono guardare solamente a quelle attività chiuse, ma a tutto il sistema che è in grave crisi.
Nessuno potrà salvarsi singolarmente ma solo tutti insieme.
Il presidente dell’associazione commercianti di Pinerolo
Leonardo Ferri
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