20 Giugno 2017
Pinerolo. Note dalla clausura. Sabato 24 giugno presso la chiesa della Visitazione concerto dell'ensemble "Musas"

Sabato 24 giugno, alle ore 18.30, presso la chiesa della Visitazione di Pinerolo, sarà proposto un concerto decisamente insolito. L’ensemble vocale e strumentale “Musas” (Musicae Sabaudiae Amicorum Societas) eseguiranno alcuni mottetti legati da una serie di letture, alcune delle quali estrapolate dalla documentazione vescovile e capitolare di Pinerolo, per meglio capire la vita che conducevano, in clausura, le suore musiciste del Sei e del Settecento.
L’ingresso è libero; la Società Storica Pinerolese ha collaborato alla realizzazione del concerto.

Programma
FRANCESCO FASOLI (1665 ca.-1712), Ad festa divina, accurrite gentes per canto, alto, due violini e continuo (dal mottetto Plaudite classica, Archivio dell’Arcidiocesi di Torino; trascrizione di Paolo Cavallo)
Suor MARIA XAVERIA PERUCHONA (1652-1709), O quam dulce. Per un santo, per canto, alto, due violini e continuo (da Sacri Concenti de mottetti, Milano, Francesco Vigone, 1675; trascrizione di Lorenzo Girodo)
Suor CLAUDIA RUSCA (1593-1676), da Sacri Concerti, Milano, 1630 (edizione originale perduta; trascrizione di Lorenzo Girodo):
– Iubilate Deo a 3, per canto, violino e basso continuo
– Cantate Domino a 4, per canto, alto, violino e basso continuo
– Gaudete gaudio magno a 4, per canto, alto, violino e basso continuo.
FRANCESCO FASOLI (1665 ca.-1712), Quam felix quam cara tuorum est sors, per alto, due violini e continuo (dal mottetto Iam exulta, Archivio dell’Arcidiocesi di Torino, trascrizione di Paolo Cavallo)
GASPARO CASATI (1610 ca.-1641), Surgite cum gaudio per due canti e continuo (da Terzo libro de Sacri Concenti, Venezia, Gardano, 1650, trascrizione di Paolo Cavallo)
Suor ISABELLA LEONARDA (1620-1704), O anima mea (mottetto ms per due canti e continuo, Staatsbibliotek di Dresda, 1672-73 ca.; trascrizione di Paolo Cavallo)
Questo breve concerto di musica sacra intende proporre al pubblico una serie di musiche manoscritte o a stampa estratte dall’innumerevole – e per lo più ignota – produzione di mottetti sacri a una o più voci del Barocco musicale padano. Le esecuzioni saranno intervallate da brevi letture tratte da passi di visite apostoliche ai monasteri seicenteschi di Pinerolo (ad esempio, quella al monastero di Santa Chiara del 1659-1660) e da lettere scritte dalle suore compositrici oggi eseguite (Maria Saveria Peruchona e Claudia Francesca Rusca di Milano; Isabella Leonarda di Novara e il suo maestro, Gasparo Casati). Un’antologia di materiali inediti, utili per riscoprire l’enorme complessità stilistica, formale e testuale di quelle musiciste che, avendo volontariamente scelto l’esilio dal mondo esterno, non cessavano di coltivare nel chiostro una sensibilità umana ricca di chiaroscuri. Con le loro opere, esse ci impartiscono un insegnamento che travalica le epoche: la gioia dell’autentica ricerca di Dio e della bellezza non può mai separarsi dai momenti di dubbio, di malinconia e di introspezione.
L’ensemble Musas (MUsicae Sabaudiae Amicorum Societas), costituitosi nel 2015, è formato da esecutori uniti dal comune interesse per la riscoperta del patrimonio musicale sei-settecentesco conservato negli archivi religiosi e civili dell’antico Stato sabaudo.
Formato da cantanti, strumentisti e musicologi che hanno da tempo lavorato nel campo della musica antica, Musas si è dedicato alla trascrizione, alla riscoperta e alla valorizzazione di mottetti per poche voci e strumenti di autori sino ad ora poco o nulla praticati in ambito concertistico. I suoi spettacoli, per lo più incentrati su materiali originali, coniugano alle esecuzioni letture, ricerche documentarie di prima mano e redazioni di canovacci in grado di restituire, con un maggior livello di coinvolgimento per l’ascoltatore, il contesto storico, stilistico e testuale delle opere allestite.
I compositori che, sino ad oggi, Musas ha affrontato e proposto afferiscono agli ambienti di alcune importanti cappelle musicali sabaude dell’età moderna: quella del duomo di Torino (Giovanni Carisio, Francesco Fasoli, Francesco Michele Montalto), quella della basilica eusebiana di Vercelli (Marco Antonio Centorio, Domenico Tacchino, Giovanni Ambrogio Bissone) e quella della cattedrale di Asti (Giovanni Antonio Costa). Oltre alle opere di costoro, altra branca di interesse del gruppo è quella che si riconduce al mondo creativo delle suore compositrici del Seicento (Isabella Leonarda e il suo maestro Gasparo Casati, entrambi attivi a Novara), con alcuni sconfinamenti nel limitrofo Ducato di Milano (suor Maria Saveria Peruchona, suor Claudia Rusca).
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