17 Agosto 2020
Pinerolo. "Le pietre parlanti" del CeSMAP da settembre in mostra a Sant'Agostino

Dal 5 Settembre al 20 dicembre la Chiesa di Sant’Agostino a Pinerolo ospiterà la mostra “Le pietre parlanti. Arte Rupestre e ricerche archeologiche nel Pinerolese e nelle Alpi Occidentali” a cura del CeSMAP – Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica, Museo Civico di Archeologia e Antropologia di Pinerolo.
La mostra, coordinata da Dario Seglie e da Piero Ricchiardi, rispettivamente Direttore e Presidente del CeSMAP, propone una sintetica rassegna dei risultati delle ricerche che da oltre mezzo secolo il Centro Studi e Museo d’Arte Preistorica di Pinerolo conduce nel territorio del Pinerolese e nelle Alpi Occidentali.
È presente in mostra anche una rapida panoramica sulle indagini archeologiche effettuate in epoca anteriore, ossia a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Si mettono in rilievo le figure di ricercatori e studiosi dell’Accademia Reale delle Scienze quali Bartolomeo Gastaldi, Piero Barocelli, Silvio Pons, Carlo Carducci, Osvaldo Coïsson, Ferruccio Jalla e Cesare Giulio Borgna.
Viene inoltre dato risalto alle importati campagne di scavo realizzate dal CeSMAP di concerto con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte tra cui quelle in Val Chisone nei siti di Balm’ Chanto risalente al Neolitico finale ed all’Eneolitico (Età del Rame 4200 anni fa) e di Roc del Col (media Età del Bronzo, 3500 anni fa). Sono esposti documenti grafici e fotografici che illustrano le attività sul campo e i più importanti reperti portati alla luce, esposti al Museo statale di Antichità di Torino. Uno spazio è riservato ai rilievi grafici e fotografici ed ai calchi originali tridimensionali – SRB System – di arte rupestre, in particolare alle collezioni dedicate alle valli pinerolesi. C’è posto anche per i ritrovamenti in Val Po (Bric Lombatera e Monte Bracco) e nelle valli di Susa, di Lanzo e Valchiusella.
Non mancano collegamenti con alcune leggende, usanze e tradizioni popolari relative ai più importanti siti archeologici, testimonianza di una ancestrale tradizione protrattasi nei millenni.
Per i non vedenti ed ipovedenti sono a disposizione riproduzioni tridimensionali di arte rupestre per l’esplorazione tattile ed una guida audio attivabile col QR code.
Una sezione è dedicata al progetto “La Valigia del Tempo”, una realizzazione innovativa per la didattica con le scuole, grandi fruitrici delle attività museali. Il corredo di reperti e altri sussidi contenuti nella “valigia” consente agli esperti del CeSMAP di raggiungere le scuole e di svolgervi le attività in classe con gli alunni e gli insegnanti, eliminando così i costi ed i tempi della logistica che caratterizzano le attività (visite guidate e laboratori) quando vengono svolte nei locali del museo.
L’esposizione, il cui allestimento è stato progettato da Tere Grindatto (già docente dell’Accademia Albertina di Belle Arti), è collocata nella bellissima Chiesa di Sant’Agostino, completa delle pitture ad arredi sacri, dedicata a Santa Maria Liberatrice, edificata (1630) come ex voto dei Pinerolesi per la protezione dalla peste che dilagò in Europa, pandemia magistralmente descritta da Alessandro Manzoni nei “Promessi Sposi”.
La sezione della mostra dedicata agli “Indimenticabili Maestri” del passato che aprirono la via ed indirizzarono le prime ricerche del CeSMAP dal 1964 è collocata nella Sala principale della Biblioteca Civica “Alliaudi” di Pinerolo. Un video, a ciclo continuo, ripercorre le fasi del lavoro archeologico per l’arte rupestre preistorica svolto dal CeSMAP nelle Alpi Occidentali.
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