Skip to Main Content

Città  

[photogallery]. La commemorazione del 25 aprile a Pinerolo

[photogallery]. La commemorazione del 25 aprile a Pinerolo

Stamattina, 25 aprile la Città di Pinerolo ha reso omaggio ai caduti della lotta di Liberazione. Nelle foto di Lino Gandolfo la cerimonia – limitata per via delle norme Covid – a cui, presso il monumento di Piazza 3° Alpini, ha preso parte l’amministrazione comunale, l’Anpi e una rappresentanza delle associazioni d’arma.

Il sindaco, Luca Salvai, nel suo intervento pubblicato sulla pagina Facebook della Città di Pinerolo ha dichiarato: «In un anno in cui sono state pronunciate tante volte parole come dittatura sanitaria e limitazione delle libertà essenziali; un anno in cui la salute per essere tutelata ha richiesto un sacrificio immane a tutti, rinunce e perdite umane, sociali, economiche; un anno che vorremmo dimenticare ma che invece deve essere una spinta da cui ripartire per ripensare a una futura ricostruzione… perché continuiamo a festeggiare la Liberazione?

Il 25 aprile ci ricorda che l’Azione di tanti cittadini insieme ha reso possibile l’emancipazione da quello che è stato realmente un Regime dittatoriale, quando le condizioni di vita, contrariamente a quel che molti pensano, erano decisamente peggiori di quelle che viviamo oggi.
Sono convinto che i valori della Resistenza siano ancora vivi e forti nel cuore di tante persone.
Li ho riconosciuti nei volontari che hanno speso il loro tempo e la loro umanità per migliorare la vita di chi ne ha avuto più bisogno in questo anno difficile. Nei medici, infermieri/e, OSS e in tutti coloro che attraverso una presa di responsabilità mai vista prima hanno permesso e permettono al nostro sistema sanitario di funzionare sotto una pressione indicibile. In tutti i/le cittadini/e che hanno saputo fare rinunce nella consapevolezza che queste avessero un fine importante per la collettività. In tutti coloro che non smettono di credere che il mondo si possa migliorare e che ogni giorno lottano contro il disfattismo, l’arroganza e l’egoismo.
Forse è arrivato il tempo di smetterla di lamentarci e crogiolarci nella tristezza di questo anno difficile: se vogliamo cambiare realmente, se vogliamo tornare alla gioia e alla speranza abbiamo bisogno di un’azione politica, comunitaria, capace di far sentire le persone dalla stessa parte. Senza distinzioni di categoria alcuna.
Abbiamo perso tanto a causa della pandemia ma non è detto che, partendo proprio dai valori della Resistenza, non si possa tornare a ricostruire un tessuto fondato su libertà, giustizia e coesione sociale. Smettiamola di stare “Sopra un albero”, riprendiamoci il gusto di partecipare. Ogni giorno può essere il nostro 25 aprile».

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *