14 Dicembre 2016
Pinerolo. Il 16 e il 17 dicembre due appuntamenti per ricordare il centenario della nascita di Turoldo
Il 22 di novembre del 1916 a Coderno, frazione del comune di Sedigliano, in provincia di Udine, nasceva Giuseppe Turoldo, ultimo di nove figli.
A Coderno frequenta la scuola elementare, ed appena tredicenne entra come postulante nell’ordine dei Servi di Maria.
Il 4 di Agosto del 1935 emette la prima professione di fede, assumendo il nome di Fra David Maria. Nell’agosto del 1940 viene ordinato sacerdote e nel medesimo anno viene trasferito, insieme all’amico e confratello Camillo De Piaz, presso il convento di Santa Maria di San Carlo al Corso di Milano, dove inizierà la predica domenicale in Duomo, su invito del cardinale e arcivescovo di Milano Alfredo Ildefonso Schuster.
A Milano matura una tappa fondamentale della propria vita. Nel 1942 si iscrive, insieme all’amico Camillo De Piaz, all’Università Cattolica. Nel contempo viene pubblicato il foglio clandestino “L’Uomo”.
Diffuso in copie ciclostilate, dopo l’8 settembre 1943, “L’Uomo” divenne una rivista settimanale e punto di riferiemnto dei cattolici impegnati nella lotta di liberazione, smettendo la pubblicazione il 1° settembre 1946, anno in cui Turoldo si laurea in filosofia.
Nel 1948 viene pubblicato il suo primo libro di poesia “Io non ho mani” e nel mese di aprile del 1952, una seconda raccolta poetica dal titolo “Udii una voce”, con prefazione di Giuseppe Ungaretti.
Nel decennio 1950 – 1960 inizia un lungo periodo di spostamenti di sede, che lo porteranno a Firenze, Austria, Baviera, Inghilterra, Stati Uniti d’America, Canada, Sudafrica.
Nel 1961 viene assegnato al convento di Santa Maria delle Grazie di Udine. Qui ha l’opportunità di incontrare Pier Paolo Pasolini, che lo aiuterà successivamente nella realizzazione del film “Gli ultimi”.
Nel 1963 viene trasferito all’ex abbazia cluniacense di Fontanella di Sotto il Monte (Bergamo) paese d’origine di Papa Giovanni XXIII. Ristrutturata dal poeta, questa rimarrà la sede definitiva dove fonderà la piccola comunità “Casa di Emmaus” e il Centro di studi ecumenici “Giovanni XXIII”.
Il trasferimento di Turoldo è avvenuto quando la sua fama di padre spirituale e poeta si era già ampiamente diffusa, sia in Italia che all’estero.
Da questa sede, l’evento Turoldo dilagherà negli anni successivi, interessando e coinvolgendo l’opinione pubblica con interventi che hanno scosso e diviso le coscienze del paese, come il referendum sul divorzio del 1971 e quello sull’aborto del 1981.
Dopo una grave e lunga malattia muore il 6 febbraio del 1992, nella clinica “San Pio X” di Milano. È sepolto nel cimitero di Fontanella a Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo).
Di sé scriveva: «Gli altri scrivono di altipiani, in forme stupende, parlano con tutti… sanno tutte le malizie della mente, le sante malizie, sono dentro il grande fiume delle lettere, del discorso umano: e sono certo che hanno ragione. Ma io non riesco, non riesco, sono un maniaco di Dio».
A lui e alla sua poetica è dedicato il libro “Sulle orme di Adamo” di Antonio Derro, che sarà presentato nella sala “Pacem in terris” del Museo Diocesano di Pinerolo (Via del Pino, 49) in un doppio appuntamento.
Venerdì 16 dicembre, alle ore 16, proiezione del film “Gli ultimi”, realizzato nel 1963 per la regia di Vito Pandolfi. Il film è ispirato al racconto autobiografico di Turoldo “Io non ero un fanciullo”.
Sabato 17, nella stessa sala, alle ore 16 la presentazione del libro alla presenza dell’autore.
Interverranno il vescovo di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi; il direttore di Vita Editrice, Patrizio Righero e la presidente Unitre di Pinerolo, Liliana Rasetti.
Entrambi gli incontri sono ad ingresso libero.
LASCIA UN COMMENTO
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *