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Pinerolo. Al via i "martedì della scienza"

Pinerolo. Al via i

03 marzo 2015

“Tra natura e tecnologia” è il tema unificante dei “Martedì scienza” promossi dall’associazione naturalistica Pinerolese e dal Civico Museo didattico di Scienze naturali.

Gli incontri si svolgeranno, dal 10 fino al 31 marzo, nella sala “Pacem in Terris” del Museo Diocesano Pinerolo (Via Del Pino, 49) alle ore 21.

Nel primo incontro di martedì 10 marzo interverrà il professore Piero Galeotti dell’Università di Torino, del Dipartimento di Fisica. Il relatore tratterà “2015: anno internazionale della luce“, durante intervento si risponderanno a queste domande: cosa è la luce e quali considerazioni si possono fare su di essa. In un affascinante viaggio, si partirà dalle considerazioni fatte da Ippocrate tra il IV e il V secolo a.C., per arrivare alle tecniche spettroscopiche odierne, che permettono di studiare la composizione chimica di stelle lontane migliaia di anni luce da noi e persino di studiare l’atmosfera dei pianeti che ruotano attorno ad esse.

Martedì 17 marzo interverrà la dottoressa Maria Teresa Della Beffa (Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante – CNR Orto Botanico dell’Università). La relatrice tratterà: “Le piante per la cura delle piante“. La grande quantità di pesticidi e diserbanti chimici di sintesi impiegati in agricoltura nei decenni passati ha provocato un accumulo di principi tossici nel terreno, nelle acque e nelle derrate alimentari con conseguenti effetti negativi sulla salute umana. Si ritiene quindi che ogni sforzo debba essere fatto per trovare nuove vie nella lotta contro i parassiti delle piante al fine di non continuare a provocare danni al nostro fragile ecosistema. Verranno prese in considerazione le principali piante che posseggono attività antiparassitaria descrivendone le diverse modalità di azione: repellenza, insetticida, antifeedant (inibitore che agisce direttamente sulle capacità dell’insetto di mangiare), ecc. L’uso delle sostanze di origine vegetale nella difesa delle colture agricole può contribuire alla ricerca di un equilibrio pianta-parassita in un’ottica di maggior rispetto per l’ambiente (e per la nostra salute) e di tutte le forme di vita.

Martedì 24 marzo interverrà il professore Maurizio Rosso, (Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino.) Il relatore tratterà “Il rischio connesso alla dinamica torrentizia“. Quanto conosciamo i corsi d’acqua, torrenti alpini o fiumi di pianura? Molti e molto complessi sono i loro fenomeni evolutivi, i quali possono determinare situazioni di rischio di alluvione o di colate detritiche. Nell’incontro si forniranno alcune indicazioni per comprendere meglio tali fenomeni e quali siano gli interventi da realizzare e quali quelli da evitare assolutamente per limitare i rischi connessi alla dinamica morfologica dei corsi d’acqua.

Martedì 31 marzo, ultimo incontro, interverrà il dottore Paolo Varese – naturalista, membro CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale.) Il relatore tratterà “La riqualificazione fluviale, quando natura e mitigazione del rischio vanno a braccetto“. Quantità, qualità, habitat: queste le chiavi per comprendere lo stato degli ambienti acquatici. Gli aspetti naturalistici ed i rapporti fra flora, fauna e uomo richiedono una gestione compatibile e sostenibile. Riqualificare significa migliorare lo stato ecologico di un corso d’acqua, ma prima è indispensabile saper misurare e valutare tale stato.
Per molto tempo lo stato di salute di un corpo idrico è stato identificato solamente con la qualità chimico-fisica delle sue acque; ora è comunemente accettato (e sancito dalla Direttiva Quadro sulle Acque, 2000/60/CE) che questo non basta: è  indispensabile valutare anche le condizioni delle comunità biologiche (pesci, macroinverlebrati, flora acquatica) e la sua qualità idromorfologica (regime idrologico, condizioni morfologiche, continuità fluviale). Nel corso dell’incontro scopriremo che migliorare le condizioni di un corso d’acqua contribuisce anche a ridurre il rischio idrogeologico.

Per info: tel. 334.25 16 039 – mushroommodel@libero.it

Cascata del Chisone in Val Troncea
Cascata del Chisone in Val Troncea

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