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Chiesa  

Pinerolo. Derio e Leria, quando la fede dialoga con l'arte

Pinerolo. Derio e Leria, quando la fede dialoga con l'arte

Sotto Natale si fa un gran parlare di regali, che spesso però non sono affatto dei doni. I primi – spiegano gli psicologi – si concentrano sull’oggetto ricevuto, mentre il dono si focalizza sulla relazione con la persona che lo fa. Sicuramente alla seconda categoria appartengono gli incontri prenatalizi “L’arte di entrare nel tempo” in programma il 15 (al tempio valdese alle 16:30) e il 20 dicembre (alle 20:45 nella chiesa del seminario) con il vescovo Derio, il pastore Gianni Genre, la poliedrica artista Valeria “Leria” Tron e il celebre musicista Carlo Pestelli. Un doppio appuntamento dal sapore ecumenico che mette insieme arte e solidarietà.

Spiega monsignor Olivero: «Valeria Tron, già da anni, nel periodo natalizio mette in vendita per beneficenza i suoi calendari artigianali: quest’anno ci è parso bello fare qualcosa insieme – io vescovo e lei valdese – e destinare il ricavato della vendita durante i due incontri all’Emporio Ecumenico». Per lanciare quest’iniziativa, combinando la passione del vescovo per l’arte e le canzoni di Valeria: «Durante gli incontri ci alterneremo: lei, accompagnata da Carlo Pestelli, a cantare e leggere le poesie scritte sui calendari, io, insieme al pastore Genre, a commentare le illustrazioni fatte a mano da Valeria. Dei disegni veramente belli e intensi». E ispirati in buona parte dalla lettera pastorale “Vuoi un caffè?”, come confessa la stessa autrice: «L’ho letta almeno otto volte! Molte illustrazioni sono state influenzate dalle riflessioni di Derio: partendo dalle mie esperienze personali, ho cercato di esprimere in tutte le loro sfaccettature le relazioni al centro delle quali – non è passato di moda essere cristiani! – c’è sempre Cristo».

Valeria Tron al lavoro (foto di Marzia Verona

Un tema, quello delle relazioni, da sempre centrale per Leria: «Io ragiono da artigiana: quello che realizzo devono poterselo permettere tutti, non solo l’élite. L’arte se non è condivisa è fine a se stessa, mentre dalla condivisione della bellezza questa lievita, si espande». Per questo la produzione grafica messa in vendita offre alternative per tutte le tasche: «Tutti devono farsi portavoce della bellezza e diffonderla: attraverso le canzoni e le immagini, in questo nostro tempo in cui spesso si ha paura della sincerità nelle relazioni vorrei riuscire a portare a ognuno qualche briciola di gentilezza e di positività».

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