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Pinerolo. Per fare meglio il bene

Pinerolo. Per fare meglio il bene

Il Centro Ecumenico di Ascolto si è costituito ufficialmente in associazione
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Sempre uguale, ma in una forma giuridica rinnovata. Così si presenta, dalla metà dello scorso mese di maggio, il Centro Ecumenico di Ascolto (espressione pinerolese della Caritas diocesana e della Chiesa Valdese), costituitosi ufficialmente in associazione. Con quali finalità? A questo proposito, i responsabili riferiscono quanto segue: «La povertà, la precarietà, la disoccupazione, la solitudine, l’esclusione e le molteplici forme di sofferenza non sono delle fatalità. Sono i segni manifesti e dolorosi di un ordine culturale, sociale ed economico che, sempre meno, ha posto per le persone più fragili e vulnerabili. Queste ferite alla dignità umana sono in contraddizione con la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e in contrasto con l’Evangelo. È inaccettabile che un qualsiasi essere umano non possa mangiare secondo la sua fame, non possa posare la sua testa in un luogo sicuro e non sia considerato come membro a pieno titolo del corpo sociale. Ovunque egli sia e qualunque sia la sua storia personale, si tratta sempre di un rifiuto del diritto alla vita. Per questi motivi il Centro Ecumenico di Ascolto, voluto dalla Caritas Diocesana di Pinerolo e dalla Chiesa Valdese di Pinerolo, si pone come scopo quello di essere attenti all’ascolto delle sofferenze per tentare di essere sempre vicini a coloro che sono dimenticati, perché non riconosciuti, non presi in carico, non considerati e con questo rendere testimonianza, con la parola e con l’azione, a Gesù Cristo». I soci fondatori sono ventuno e ci sono già altre quattro richieste. Come ogni associazione, anche quella del Centro Ecumenico di Ascolto ha un presidente, nella persona di Mario Bert (anche coordinatore dell’Ufficio Missionario diocesano, n.d.r.). Bert ci spiega che il costituirsi in associazione «ha avuto lo scopo di ampliare le possibilità di azione del Centro: ottenendo così una personalità giuridica, è possibile stipulare delle convenzioni, dare ricevute fiscali…». «Lo “sguardo” dell’associazione – prosegue il presidente – è più sopra rispetto al Centro Ecumenico, è in rete, con lo scopo di coordinare le attività caritative già presenti nelle parrocchie e quelle che si stanno costituendo (San Donato, San Lazzaro, San Maurizio, Spirito Santo, Abbadia Alpina)». Parlando più in generale delle attività del Centro, Bert sottolinea che «le richieste di aiuto sono sempre più numerose, quantificabili in una quindicina di nuovi nuclei familiari al mese, a maggioranza italiana. La triste novità è che, con la grave crisi occupazionale che il nostro Paese sta attraversando, viene a mancare anche quella soglia minima di sicurezza rappresentata dal lavoro». Il Centro Ecumenico di Ascolto si occupa da un lato di distribuire viveri, «forniti dal Banco Alimentare e dalla parrocchia Murialdo, senza dimenticare che i dirigenti della Euroball ci danno trenta ricche borse alimentari al mese (nell’ambito del progetto territoriale “Vicini si può”»; dall’altro, dell’ascolto delle persone, attività non certo di importanza secondaria. «Da due anni – riferisce Mario Bert – siamo inseriti in un programma regionale per la raccolta dati, che confluiscono poi alla Caritas del Piemonte e Valle d’Aosta. Però stiamo ancora aspettando, dal Comune di Pinerolo, la connessione diretta ad Internet nella nostra sede. Buona parte degli operatori del Centro (circa venticinque in tutto) si sono iscritti all’associazione (alcuni stanno venendo a fare esperienza e poi si inseriranno). L’età media dei volontari è però molto alta, ragion per cui i cambi strutturali richiedono tempo e pazienza». L’adesione e la collaborazione con il progetto solidale portato avanti dal Centro sono libere a chiunque voglia offrire il proprio contributo «per lottare contro l’emarginazione e l’esclusione sociale delle fasce di popolazione più povere, per promuovere i valori della solidarietà verso i più bisognosi sensibilizzando cittadini e istituzioni, per aiutare a ricercare nuove forme di integrazione fra pubblico e privato, per tentare di favorire soluzioni innovative, per individuare forme più efficaci ed efficienti di sostegno sociale alle povertà». Ma come fare, concretamente, a collaborare con il Centro Ecumenico di Ascolto o, più semplicemente, a sostenerne l’operato? «Si può contribuire in tre modi diversi: associandosi al Centro, diventando volontario oppure facendo un versamento intestato a Banca ETICA – Associazione C.E.A. (codice IBAN: IT 96 F 05018 01000 000 000 160149)».

Info: associazione C.E.A. presso Centro Ecumenico di Ascolto – via Del Pino 61, Pinerolo (0121.733333 – asso.cea13@gmail.com) – Mario Bert (338.5910429). Giorni e orari distribuzione: lunedì e venerdì dalle 15 alle 17, giovedì dalle 9 alle 11.

Vincenzo Parisi

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