9 Aprile 2025
Solidarietà da Cumiana per la Romania dimenticata

Dal VillaggioGlobale di Cumiana il 9 aprile 2025 partita un’ambulanza e materiale di prima emergenza per Craica, in Romania.
Una dimostrazione di solidarietà europea si è concretizzata il 9 aprile 2025 al VillaggioGlobale del Sermig di Cumiana, dove la Croce Rossa di Airasca, guidata dal presidente Vincenzo Rizzuti, ha donato una sedia portantina e materiale di prima emergenza all’ambulanza destinata a Craica, in Romania.
Il Sermig e Padre Albano
Craica, una baraccopoli nel nord-ovest della Romania, è la dimora di circa mille persone che vivono in condizioni di estrema povertà e con un’aspettativa di vita drasticamente ridotta. Dal 1999, il Sermig è un faro di speranza per questa comunità, inviando regolarmente aiuti tramite Padre Albano, un missionario somasco dedito agli ultimi.
Oltre 800 tonnellate di materiali, perlopiù indumenti donati, hanno raggiunto Craica, supportando anche i 50 bambini accolti quotidianamente da Padre Albano con percorsi di pre-scuola, cibo, vestiario, cure e accompagnamento formativo.
Un’ambulanza in dono da Montemagno d’Asti
Un ulteriore gesto di generosità è giunto dalla Croce Verde di Montemagno di Asti, che ha donato un’ambulanza dismessa. La Croce Rossa di Airasca ha completato l’opera, fornendo il corredo tecnico necessario per trasformare il mezzo in un centro medico mobile.
Un servizio quotidiano per i bisognosi
Grazie a medici volontari di Baia Mare e personale sociosanitario locale, l’ambulanza raggiungerà quotidianamente Craica e altre baraccopoli, offrendo visite mediche, ascolto e consigli per la salute a una popolazione che spesso non ha accesso alle cure primarie.
Tanti pezzi di solidarietà
Questa iniziativa non è solo un aiuto sanitario, ma un ponte verso l’inclusione sociale. L’ambulanza, un mezzo “riciclato” dalle grandi potenzialità, permetterà alle istituzioni di Baia Mare di entrare in contatto con queste comunità marginalizzate. Come un puzzle composto da tanti pezzi di solidarietà, questo progetto allarga i confini dell’Europa, rendendo partecipi coloro che vivono ai margini. La carità, in questo modo, si fa motore di fiducia e speranza per un’Europa più umana e inclusiva.















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