15 Dicembre 2016
Parte da Cantalupa l'idea di una piccola rivoluzione energetica per il pinerolese
Una diversa e più oculata gestione delle risorse energetiche o, detto in termini tecnici, una “Oil Free Zone”. Il progetto è stato proposto alla Regione da 6 comuni del pinerolese: Frossasco, Pinerolo, Roletto e San Pietro Val Lemina che questa mattina sono stati auditi dalla presidente della V Commissione Silvana Accossato e da Elvio Rostagno (Pd).
In pratica si tratterebbe di creare una comunità energetica su base territoriale, all’interno della quale soggetti diversi possono scambiarsi energia, riducendo la domanda esterna e generando risparmi in termini di spesa e consumo energetico e una rete intelligente di gestione del sistema di distribuzione.
Ad illustrate il progetto è stato il professore del Politecnico di Torino e vicesindaco di Cantalupa Angelo Tartaglia: «Siamo partiti dall’analisi di un certo numero di interventi già realizzati in Italia da società cooperative storiche e dal nuovo progetto Smile (Smart sustanable and extended local energy community) presentato dai sei comuni in collaborazione con l’Istituto Superiore Mario Boella, il Politecnico e l’Università di Torino e Acea Industriale, che prevede una serie di azioni, dal controllo intelligente delle utenze energetiche pubbliche, alla sperimentazione di caldaie a minicippato locale e sistemi di accumulo, alla promozione di mobilità elettrica da fonti rinnovabili alla realizzazione di un sistema di tele-raffrescamento. A partire dai sei comuni campione l’ambizione sarebbe estendere il progetto a tutta la zona 5 del Pinerolese».
Spiegano Accossato e Rostagno: «Sulla base della legge 221 del 2015, ci è stato chiesto di intervenire con una norma regionale che consenta l’istituzione di questa Oil Free Zone. Come gruppo Pd effettueremo le opportune verifiche per individuare soluzioni legislative innovative e avanzate che siano in grado di consentire l’attuazione di un progetto ambizioso sul piano della sostenibilità e del risparmio energetico».
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