05 marzo 2015

A poche settimane dalla data di chiusura, fissata per il prossimo 8 marzo, l’esposizione su San Sebastiano, allestita al castello di Miradolo, ha già segnato il record di visite. Ad oggi i visitatori hanno sfiorato quota 16mila. Merito innanzitutto della spettacolare sequenza di capolavori che Vittorio Sgarbi e Antonio D’Amico sono riusciti a concentrare nell’esposizione da loro curata e dedicata alla iconografia del martire cristiano che incarna la bellezza e l’integrità.
Al castello di Miradolo sono riunite straordinarie opere, realizzate dai più grandi maestri, dal Rinascimento alla fine del Seicento; fra i nomi presenti si annoverano Raffaello, Andrea della Robbia, Carlo Crivelli, Ludovico Carracci, Paris Bordon, Tiziano, Rubens, Guercino, Guido Reni, Ribera, Nicolas Regnier, Mattias Stomer, Mattia Preti, Luca Giordano. L’offerta è un emozionante excursus dentro quasi tre secoli di storia artistica.
«Questa mostra conferma come l’originalità e la qualità premino – afferma Maria Luisa Cosso, presidente della Fondazione Cosso, che gestisce il castello – Pubblico e critica si sono appassionati intorno alla nostra proposta, riconoscendo la qualità delle scelte artistiche, che ci hanno garantito opere di primissimo livello, e valutando con interesse anche il tema, una delle grandi storie antiche, la vicenda di un martire e, più in generale, la capacità di un giovane uomo di testimoniare le sue idee sino all’ultima sfida».
Ma non è finita qui infatti sabato 7, alle 19, e domenica 8 marzo, alle 21:15, si terranno le ultime repliche de Il Martirio di San Sebastiano, la partitura di Claude Debussy, su testo di Gabriele D’Annunzio. La rilettura di questo assoluto capolavoro, in un’inedita versione da camera a cura del progetto Avant-dernière pensée di Roberto Galimberti, si specchia nei capolavori presenti e racconta, attraverso la musica e i versi, le vicende di Sebastiano, giovane di coraggio e generosità alla guida delle milizie romane, condannato al martirio delle frecce per la sua professione di fede.
A seguire, da sabato 28 marzo, san Sebastiano dovrà lasciare il posto al Beato Angelico. Infatti sarà proprio l’autore fiorentino a farla da padrone nella nuova mostra della Fondazione Cosso dal titolo Beato Angelico. Il Giudizio Svelato, che andrà avanti fino a giugno.
Per info e prenotazioni 0121.502761 o email info@fondazionecosso.it

Manuel Marras

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