«Ci siamo mossi molto prima di ricevere l’ordinanza del comune. Io ho già dato mandato all’azienda Isonorma che è venuta a fare dei campionamenti e avrò i risultati nella prima settimana di maggio. Quando sarà attribuito il codice ai rifiuti provvederemo a scegliere la ditta idonea per lo smaltimento, come ho già detto al consulente della Procura. Credo comunque che si tratterà di rifiuti non pericolosi, come quelli di Codigoro». Queste le parole di Luca Barboni, responsabile sicurezza e ambiente di Kastamonu Italia, in merito ai tempi e alle modalità di smaltimento dei cumuli semicarbonizzati rimasti nello stabilimento ex-Annovati di Frossasco in seguito al grande incendio divampato un mese fa (28 marzo) e durato per 12 giorni.

Intanto gli abitanti della zona Bivio continuano a lamentare, soprattutto nelle prime ore del mattino e alla sera, una sgradevole puzza di bruciato che causa irritazione alla gola e altri malesseri. Molti di loro, preoccupati per le conseguenze dell’incendio, insieme a cittadini dei comuni limitrofi (Cantalupa, Roletto, Piscina ma anche Pinerolo) hanno ricostruito il comitato “Ambiente e salute” che era nato con l’obiettivo di vigilare sull’impatto ecologico dello stabilimento ex-Annovati.

In tanti hanno già firmato un mandato all’avvocato Valentina Lucatorto del foro di Genova per valutare eventuali azioni legali e altri si stanno ancora aggiungendo.