In previsione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo organizza l’evento “Catene da spezzare. Una riflessione sulle violenze di genere in contesto migratorio”.

L’evento, fissato per venerdì 24 novembre alle ore 21,00 presso la sede del Museo (in Piazza Donatori di Sangue 1, a Frossasco) intende rendere omaggio alla ricorrenza istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La data fu scelta in ricordo del brutale assassinio di tre attiviste dominicane, le sorelle Mirabal, barbaramente assassinate nel 1960 dal Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo isolato, le tre giovani vennero torturate, massacrate a colpi di bastone e gettate in un precipizio a bordo della loro auto per simulare un incidente.

Al fine, dunque, di mantenere alta l’attenzione sulle violenze perpetrate ai danni delle donne, il Museo Regionale ha organizzato un evento che analizza tale tematica in relazione ai flussi migratori che hanno interessato e interessano l’Italia. A seguito dei saluti istituzionali del Comune di Frossasco e del Presidente del MuseoGiorgio D’Aleo, interverrà l’Assessore regionale alle Pari opportunità Monica Cerutti. A seguire, l’antropologa Marta Mosca (Università degli Studi di Torino) illustrerà le diverse modalità culturali di costruzione del genere e di articolazione della violenza. Chiuderanno la serata gli interventi di Maurizia Manassero, volontaria dell’Associazione “Svolta Donna”, di Daniela Nevache, volontaria di AnLib, e di Gabriella Aureli, volontaria responsabile di Casa Betania, le quali presenteranno le loro pratiche di accoglienza sul territorio.

“Svolta Donna” – istituita per offrire ascolto, accoglienza e sostegno alle donne che subiscono qualsiasi forma di violenza – è un’associazione ONLUS attiva dal 2008 nel pinerolese e nell’area della Asl To3, ha istituito una casa rifugio e un centro antiviolenza. L’Associazione di volontariato AnLib (Anime Libere), con sede a Pinerolo, si è occupata nel 2011/2012 di aiutare ragazze nigeriane in Italia vittime della tratta e dei trafficanti. Ora gestisce una piccola casa di accoglienza ed assiste donne straniere ed italiane in difficoltà. Casa Betania è una casa di accoglienza per donne in difficoltà situata a Pinerolo, aperta nel 2003 e gestita dall’Associazione di Volontari per l’Assistenza Socio Sanitaria (A.V.A.S.S.), ONLUS attiva dal 1982.

Modera il dibattito CarlottaColombattoConservatrice del Museo Regionale dell’Emigrazione.

 

Donne e bambini nel campo profughi di Katsika