5 Marzo 2025
Cumiana-Tanzania. Un pedale per la speranza

Dal VillaggioGlobale di Cumiana è in partenza un generatore di corrente a pedali per risolvere la mancanza di elettricità in un ospedale della Tanzania.
Un filo sottile di speranza collega un ospedale in Tanzania, sulle rive del lago Niassa, a un’officina di Cremona e ancora a una piazza di Torino. Una giovane donna attende un’operazione, resa difficile dalla mancanza di elettricità, mentre un gruppo di volontari italiani si impegna a fornire una soluzione innovativa e sostenibile.
L’emergenza in Tanzania
All’ospedale di Lituhi, un ecografo inviato dal VillaggioGlobale di Cumiana giace inutilizzato a causa della carenza di energia elettrica. La rete locale è attiva solo poche ore al giorno e i pannelli solari, pur presenti, non sono ancora stati installati per mancanza di tecnici. Una situazione che mette a rischio la salute di una giovane donna e di molti altri pazienti.
L’ingegno italiano in soccorso
La risposta arriva da Cremona, dall’associazione “Donatori Tempo Libero Onlus”, grazie all’ingegno di Natale Vitale, padre di don Marco, parroco della parrocchia della Pace a Torino, e dei suoi collaboratori Angelo e Gigi. In una semplice cassetta di frutta, hanno racchiuso un generatore di corrente a pedali, l’Elettropedale, capace di produrre 100 Watt di energia.
«Il generatore – spiegano dal VillaggioGlobale – è un motore da lavatrice regalatoci da Rigeneration, ramo d’azienda di ASTELAV con cui collaboriamo nel riciclaggio degli elettrodomestici per creare posti di lavoro dai nostri scarti».
Dalla piazza all’ospedale
L’idea nasce da una richiesta insolita giunta al VillaggioGlobale: un generatore a pedali per illuminare un albero di Natale in piazza Bodoni a Torino. Nonostante le difficoltà e gli impegni, i volontari accolgono la sfida, realizzando un dispositivo che non solo illumina l’albero, ma anche le menti, dimostrando il potenziale dell’energia sostenibile.
Un progetto di telemedicina e sviluppo
L’Elettropedale potrebbe rappresentare una svolta per molti dispensari nel mondo, permettendo l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali di nuova generazione e la trasmissione dei dati tramite telemedicina. Un progetto che si inserisce in un più ampio programma di sviluppo a Lituhi, dove operano don Deosgratis, suor Teofrida e altri volontari.




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