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Cumiana. Pierluigi Dovis sull'emergenza povertà

Cumiana. Pierluigi Dovis sull'emergenza povertà

Il delegato regionale Caritas di Piemonte e Val d’Aosta, Pierluigi Dovis, a Cumiana il 16 maggio 2024 ha evidenziato i temi caldi per l’azione della Caritas nel pinerolese.

Il 16 maggio nella chiesa della Borgata Verna di Cumiana è stata celebrata una messa da Monsignor Piero Delbosco, vescovo di Cuneo-Fossano, insieme a sette tra sacerdoti e frati. Alla funzione hanno partecipato una rappresentanza della Caritas tra cui Pierluigi Dovis, referente Caritas dell’Arcidiocesi di Torino e, ancora per un anno, delegato regionale per il Piemonte e Valle D’Aosta:

Delbosco, delegato episcopale per la Caritas

«Monsignor Piero Delbosco è stato nominato, dalla Conferenza Episcopale Piemontese, delegato episcopale per la Caritas. Collaboriamo insieme da tre anni. Il vescovo è presente agli incontri di delegazione che facciamo più o meno mensilmente alla presenza dei direttori delle Caritas diocesane di alcuni dei loro collaboratori».

Casa e accoglienza le emergenze del Pinerolese

Nel pinerolese «la Caritas sta cercando di sostenere i bisogni emergenti come quello della casa e dell’accoglienza insieme a bisogni che sono molto particolari come la questione della dell’accoglienza notturna e diurna di persone senza dimora mentre nel torinese i temi sono molto più legati a delle forme di accompagnamento come l’inserimento lavorativo e il tema dell’inserimento di persone straniere che arrivano nel nostro territorio e che quindi hanno bisogno di entrare a far parte del tessuto sociale ma anche il bisogno di alcuni nuclei familiari che vivono da tempo in situazione di precarietà che hanno bisogno proprio di aiuti di sostegno immediato».

La nuova povertà

Ma chi sono i nuovi poveri? «Negli ultimi vent’anni il panorama della povertà è cambiato perché a fianco della povertà materiale si è prima inserita la povertà relazionale formata da famiglie che si sono disgregate, dalle famiglie straniere arrivate con solo una parte della famiglia in Italia, le persone con disagio psichico che sono sempre di più lasciate a se stesse o abbandonate in qualche modo alla sola assistenza sanitaria e non più ai rapporti interpersonali. Sono entrati nella fascia di povertà una parte della cosiddetta fascia media della popolazione che ha perso il lavoro causato dalle crisi di questi ultimi anni». Questi nuovi soggetti diventati poveri non hanno degli interventi adeguati perché non sono così poveri da entrare nel circuito dell’assistenza tout court ma non sono più così ricchi da potercela fare da soli e quindi sono in una terra di mezzo in cui non si capisce bene dove possono aggrapparsi.

In aumento i lavoratori poveri

«Dentro a questa categoria stiamo vedendo sempre di più che cresce il numero dei cosiddetti lavoratori poveri cioè persone che hanno il lavoro ma che hanno un salario che non è in grado di sopperire ai bisogni ordinari quotidiani della vita e persone anziane che pur avendo la pensione, con il rincaro del costo della vita non ce la fanno più a stare al passo con i loro bisogni. In Val Chisone ci sono famiglie impoverite che fanno fatica a mandare i figli alla scuola superiore a Pinerolo piuttosto che a Torino perché il costo dei trasporti incide in modo elevato sul loro bilancio. Nel pinerolese stiamo riprendendo un progetto per l’accompagnamento al lavoro delle persone in situazione di fragilità e di povertà ma con una situazione pesante alle spalle quindi persone che fanno davvero molta fatica a trovare lavoro. Un grande aiuto è dato dalla diocesi di Pinerolo che sta qualificando la qualità dell’accoglienza delle persone in povertà estrema».

Gli strascichi della pandemia

Il lockdown ha lasciato un certo numero di strascichi tra cui quello di avere depotenziato le relazioni tra le persone e con questo decremento relazionale le persone perdono più facilmente le loro resilienze e diventa molto più difficile trovare il modo di costruire dei percorsi per il reinserimento sociale. Insieme si può costruire una rete di sostegno e la Caritas è un ente confessionale della CEI per la promozione della carità in cui le persone in difficoltà si sentano accolte, sostenute e aiutate.

GRAZIELLA LUTTATI

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