16 novembre 2015

Immaginate di inoltrarvi nella campagna dei dintorni di Cumiana. Ad un certo punto incontrate un viale alberato, bello e maestoso. Lo seguite e, al fondo, vedete spuntare un grande edificio: assomiglia ad un college inglese o, come dice una studentessa del luogo, ad Hogwarts (quella di Harry Potter, per capirci!). Si tratta della scuola gestita dalla comunità salesiana di Cumiana. Un bel pezzo di storia delle nostre terre è legato a questo istituto, ancora molto attivo sul territorio con un’importante scuola media.

Oggi si possono contare un centinaio di allievi: arrivano alle 8 ed escono alle 16:30. «Al mattino – ci racconta il direttore dell’istituto, don Enzo Baccini – iniziamo con un momento di preghiera, che è una cosa molto importante nel nostro progetto educativo». Poi si parte con le lezioni, ci sono momenti di gioco e svago, a seguire il pranzo (servito da un’ottima mensa interna e cucinato sul momento), poi si prosegue con le lezioni. Il tutto si conclude con un’ora di studio individuale, durante il quale i docenti aiutano gli allievi ad individuare un proprio metodo di apprendimento. «Uno dei nostri obiettivi principali – spiega don Baccini – è portare i nostri giovani ad imparare a studiare e a gestirsi per fare le cose nel tempo che hanno a disposizione. Questo è un traguardo che va oltre le semplici nozioni che possono apprendere. In questo sono aiutati dagli insegnanti che, nella migliore tradizione salesiana, sono per loro maestri in cattedra e amici nel cortile». I ragazzi infatti sono accompagnati anche in molte altre attività da docenti ed educatori. C’è il corso di rugby; il coro; un laboratorio musicale; e poi ancora laboratori artistici e teatrali; momenti di orticoltura; corsi di latino e francese; oltre alla possibilità di prepararsi e sostenere l’esame del KET (per la certificazione della conoscenza della lingua inglese) anche con l’aiuto di docenti madrelingua.

L’edificio è inoltre fornito di spazi ricreativi (come la palestra, gli spazi sportivi all’aperto, sale gioco), di aule attrezzate per discipline specifiche(una di musica, una d’informatica e una per l’educazione artistica), di una biblioteca (con più di 15.000 volumi) e di un servizio trasporti interno, ovvero autobus privati che vanno a “raccogliere” gli studenti in molti paesi della pianura circostante e a Pinerolo.

«Il punto forte della nostra scuola – sottolinea il direttore – non sono le strutture ma la logica di prossimità. I nostri ragazzi si sentono accolti. Non sono rari i ragazzini che fino alla quinta elementare sono andati a scuola non troppo volentieri e, invece, qua da noi vengono contenti. Questo perché, seguendo il nostro carisma, noi siamo casa che accoglie, cortile dove incontrarsi da amici e scuola che educa alla vita. Scuola che educa e che evangelizza. L’obiettivo è di avere buoni cristiani e onesti cittadini: i secondi in particolare sono “merce” sempre più rara, e di conseguenza, più apprezzata sul mercato. Questi traguardi passano in sordina alle volte lasciando spazio alle molte parole dei nostri politici che spesso sono miopi e non si rendono conto che le scuole paritarie sono una risorsa e un risparmio per lo stato».

 

Manuel Marras

A porte aperte

Per chi fosse interessato a saperne di più sull’Istituto don Bosco ci sono le giornate a porte aperte che si svolgeranno sabato 21 novembre dalle 10 alle 16; venerdì 27 novembre dalle 14 alle 17; venerdì 18 dicembre dalle 14:30 alle 18, con festa di Natale annessa, e venerdì 15 gennaio dalle 14 alle 17.

Per info www.donboscocumiana.it

 

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