Il Centro Polifunzionale di Airasca ospita il 26 maggio 2023 “Quale Sanità?”, incontro pubblico sullo stato della Sanità pubblica; tra i relatori Monica Canalis (PD). 

Venerdì 26 maggio alle 21 è in programma al Centro Polifunzionale di Airasca (Via Stazione 31) “Quale Sanità?”, un incontro pubblico sulla sanità, tra ospedali e medicina territoriale.

 

Il tema dell’impoverimento della Sanità pubblica

«Ci confronteremo con la cittadinanza sul depauperamento della sanità pubblica – spiega la promotrice, Monica Canalis, consigliera regionale del PD -, tra

  • riduzione delle risorse finanziarie statali
  • privatizzazione
  • liste d’attesa
  • carenza di attività di prevenzione
  • scarsità di medici
  • infermieri
  • presidi territoriali

Con un accento particolare sulle insufficienti misure per la non autosufficienza e sul disagio specifico dei territori periferici».

 

Alcune proposte operative

Verranno inoltre illustrate alcune proposte, come

  • l’inserimento nell’accordo integrativo regionale dei medici di medicina generale di ulteriori incentivi per l’insediamento di ambulatori nelle aree periferiche 
  • il potenziamento del Trasporto Pubblico Locale per collegare meglio i comuni dello stesso ambito territoriale sanitario  
  • la velocizzazione delle procedure di assegnazione ai medici di medicina generale dei posti rimasti vuoti  
  • l’incentivazione del corso di formazione specifica post laurea in Medicina generale, per riuscire ad avere più medici di medicina generale
  • il mantenimento e il potenziamento dei distaccamenti territoriali dell’ASL e degli ambulatori specialistici territoriali (consultori familiari, servizi per le dipendenze, centri di salute mentale, neuro psichiatria infantile ecc), che rappresentano un presidio indispensabile e non secondario rispetto alle case di comunità ed ospedali di comunità di prossima realizzazione a Torre Pellice, Pomaretto, Orbassano, Vigone e Cavour

 

La mancanza di medici

«La carenza di medici, sul territorio e negli ospedali – prosegue Canalis -, sta assumendo dimensioni allarmanti in tutte le specialità, compresa quella dei medici di medicina generale, e ha origine nel cosiddetto “imbuto formativo”, vale a dire che i medici che completano il percorso di formazione sono di meno di quelli che vanno in pensione, che optano per il settore privato o che emigrano.

Questa carenza colpisce soprattutto gli anziani con difficoltà di mobilità e sta interessando moltissimi comuni del Piemonte. 

 

Qualche dato sconfortante

Nell’Asl TO3 nel 2022 sono stati assegnati dalla Regione Piemonte 14 posti su 46 carenze di assistenza primaria, cioè il 30%. Nell’intera Regione su 399 posti disponibili sono state effettuate 111 assegnazioni, ovvero il 28%. 

 

Sempre meno i medici di famiglia

Secondo l’Ordine dei Medici in Piemonte da qui al 2031 mancheranno 706 medici di medicina generale. I medici di medicina generale sono liberi professionisti non assunti dal SSN, possono esercitare la libera scelta all’interno del distretto e rispondere ai bandi nei singoli ambiti territoriali.

La libera scelta del medico e del luogo di cura costituisce un principio del rapporto fiduciario medico-paziente.

Ad Airasca, come in molti altri comuni del Piemonte, i servizi di prossimità risentono di questa situazione, con un rischio di conseguente riduzione della qualità e tempestività della risposta.

Questo crea una serie di problematiche che rischiano di mandare in crisi l’intero sistema sanitario, non solo territoriale, ma anche ospedaliero.

 

 

I relatori

Introdurrà l’incontro

  • Leopoldo De Riso, sindaco di Airasca

e sono previsti gli interventi di

  • Emanuele Stramignoni (medico ospedaliero)
  • Maria Rosa Tonda (medico di medicina generale)
  • Monica Canalis (consigliera regionale)