30 Settembre 2024
A Frossasco un ulivo per fare la pace
Da ieri in piazza Saint Jean a Frossasco c’è un ulivo. Parrocchia e Amministrazione comunale hanno voluto piantumare insieme questo simbolo di pace come richiamo per tutta la comunità a percorrere vie di dialogo e di amicizia.
La cerimonia, presenti il sindaco Marco Gaido, la vice sindaco Rosanna Napoli e alcuni consiglieri, è iniziata di fonte al Municipio dove è intervenuto Rinaldo Canalis, responsabile del Villaggio Globale di Cumiana, una delle tante opere realizzate dal SeRMIG, che coinvolge tantissimi volontari nel nome della solidarietà con i più poveri. Sono loro che il sabato pomeriggio si riuniscono negli spazi messi a disposizione dall’Istituto don Bosco per accudire l’orto solidale e per riempire i container di aiuti che partono per ogni angolo del mondo. «Proprio ieri – ha specificato Canalis – ne abbiamo spedito uno in Georgia».
Il gruppo, pacificamente armato di palloncini colorati e di sassi bianchi sui quali ciascuno ha scritto il proprio nome, si è poi incamminato verso piazza Saint Jean. Prima della piantumazione è intervenuto il direttore di Vita Diocesana, Patrizio Righero, che ha sinteticamente presentato il “Manifesto della comunicazione non ostile“.
Sulle note del canto “Semina la pace”, accompagnato dalla chitarra di Andrea Mameli, presidente della Pro Loco, alcuni rappresentati delle diverse generazioni (bambini, genitori e nonni) hanno collocato nella terra l’ulivo donato dalla fattoria didattica “Il granello di senape”.
È seguita una speciale benedizione impartita dal parroco, don Virgilio Gelato, accompagnato dal diacono Lorenzo Mansueto:
O Signore,
fa che questo ulivo,
simbolo della Comunità parrocchiale di San Donato,
sappia affondare le sue radici sulla tua Parola che dà vita e rafforza
il suo tronco, pur essendo provato dalle intemperie, punti sempre
verso il cielo che è il Regno della felicità
i suoi rami accolgano in un abbraccio simbolico i desideri, le
speranze, le attese di chi confida in te
le sue foglie si muovano in una continua sensibilità verso tutte le
esigenze che le circondano
i suoi frutti siano segno del tuo amore che arricchisce ognuno di
noi per essere portatori di pace, di speranza e di serenità.
Il suo tendere verso l’alto
guidi le nostre aspirazioni verso il cielo,
consapevoli che le sue radici ci legano al passato
e ci danno forza per guardare in avanti
verso un avvenire ricco di speranza e di pace.
Ai piedi dell’ulivo sono state deposte le pietre con i nomi dei presenti e una targa commemorativa realizzata da Manuela Cauduro.
L’iniziativa, coordinata dalla catechista Lorita Mansueto, si è conclusa con un momento di convivialità fraterna, segno di quella chiesa in uscita che tanto sta a cuore a Papa Francesco e al vescovo Derio.
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