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[ photogallery ] Presentato il libro "Dialoghi d'Acaia 2018" e già si pensa alla prossima edizione

[ photogallery ] Presentato il libro

Di tanto in tanto accade che i giovani siano davvero protagonisti e portatori di novità nel mondo degli adulti.

È il caso del libro “Dialoghi d’Acaia 2018” presentato ieri sera a Pinerolo al termine di una giornata dedicata alla riflessione sull’impegno politico dei cattolici.

La pubblicazione (Marcovalerio – Vita) nasce dall’incontro svoltosi lo scorso settembre a Luserna Alta su iniziativa dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro e dà la parola ai giovani che in quell’occasione si lasciarono coinvolgere in un’esperienza di condivisione e confronto.

A presentare il libro, dopo i saluti del vescovo Derio e del responsabile della pastorale sociale, Giancarlo Chiapello, è stato il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Rizzolo che ha intervistato i giovani autori su alcune delle tematiche affrontate nel testo.

«Che cosa è il bene comune?», ha chiesto.

«Tendere come comunità alla felicità, meta raggiungibile insieme e non individualmente», la risposta di uno dei giovani, cui si è aggiunta un’ulteriore voce: «Il fine naturale della comunità è il bene comune. San Benedetto ha iniziato la sua  esperienza come asceta e poi si è messo a servizio. Ha insegnato come essere comunità. Anche noi abbiamo vissuto un’esperienza benedettina. Ci siamo isolati dalla quotidianità per poter riflettere e proporre un nuovo modello di comunità».

La serata ha raccolto anche i contributi del “Popular think tank” che, sull’attualità di don Sturzo, ha messo attorno ad un tavolo, tra gli altri, don Bruno Bignami, direttore dell’ufficio nazionale CEI e Presidente della Fondazione Mazzolari, Marco Zabotti, direttore scientifico dell’Istituto diocesano Beato Toniolo, e Stefano Menegatti, coordinatore dell’Amicizia cristiana laboratorio di impegno politico.

Prima dell’inizio lavori don Bignami ha voluto far visita alla tomba del servo di Dio don Giovanni Barra, collaboratore e amico di don Mazzolari.

 

Foto Lino Gandolfo 

 

 

 

 

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