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Chiesa  

[ photogallery ]. Pinerolo. Messa per i 50 anni della parrocchia Spirito Santo

[ photogallery ]. Pinerolo. Messa per i 50 anni della parrocchia Spirito Santo

La mattina di domenica 20 marzo il vescovo Derio ha presieduto la celebrazione eucaristica in occasione dei cinquant’anni dalla fondazione della parrocchia Spirito Santo a Pinerolo.

La parrocchia Spirito Santo ha festeggiato i suoi cinquant’anni di vita nella mattinata di oggi (domenica 20 marzo). La solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vescovo Derio Olivero con il parroco Massimo Lovera e altri sacerdoti, tra cui

  • il vicario generale della Diocesi, monsignor Gustavo Bertea
  • don Leonardo Mancini (Ispettore dei Salesiani di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania)
  • don Pietro Migliasso (ex direttore e maestro dei novizi a Pinerolo – Monte Oliveto).

Presente alla cerimonia anche il sindaco Luca Salvai.

 

Il vescovo: la parrocchia è la casa della comunità

Mons. Derio nel suo intervento ha ricordato: «Una cosa che simboleggia bene la parrocchia è proprio la chiesa, l’edificio. Voi sapete quando si dice “la parrocchia dello Spirito Santo” e uno pensa immediatamente alla chiesa e poi a tutto il resto […] effettivamente l’edificio della chiesa parrocchiale simboleggia bene cos’è una comunità parrocchiale perché questa è una casa, è la casa della comunità».

L’importanza di una “casa”

«Sapete – ha continuato il vescovo – che in questi giorni parlando di “casa”, tutti abbiamo negli occhi immagini tragiche di case distrutte dalla guerra, di case bombardate, distrutte e gente che fugge e che resta senza casa. Io penso che tutti in questi giorni, oltre a stare male, arrabbiarci per quello che sta capitando, almeno un momento abbiamo detto “Ma quanto è importante avere una casa!” Lo davamo molto per scontato. Adesso vedi i bombardamenti e dici “Mamma mia, ringrazio che ho una casa”».

 

Un luogo per ricaricarsi

«E che cos’è una casa? Una casa è innanzitutto il luogo dove tu torni per ricaricarti. Lavori tutto il giorno e poi menomale che hai una casa. Dormi, ti siedi un attimo, fai una doccia, mangi un boccone, fai due parole … Ti ricarichi, ti rimotivi. Stai fuori al freddo tutto il giorno e finalmente dormi, torni in una casa, calmo, ti riprendi e ti ricarichi».

 

L’intervento di don Massimo

Nel ricordare la storia della parrocchia, don Massimo Lovera ha sottolineato: «Insieme a don Silvio Bertrand, il quale venne incaricato dal Vescovo di venire qui e formare la comunità per costruire la chiesa, vi era già un nucleo di persone che da subito si impegnarono con zelo per l’edificazione non solo della chiesa ma di tutta la comunità».

 

50 anni di volti, persone, esperienze

«Noi oggi rendiamo grazie per questi cinquant’anni della nostra comunità – ha continuato il parroco -. È un mosaico di volti, di persone, di esperienze che negli anni hanno caratterizzato questo territorio. Siamo grati davvero con tutto il cuore a tutti coloro che in questi cinquant’anni hanno edificato nella comunione la nostra comunità. La chiesa dello Spirito Santo è in festa, per dire grazie a Dio per tanti volti e tante persone e oggi siamo in tanti per ringraziare con Dio di questa esperienza di vita ecclesiale».

 

Affidati al cuore della Madonna coloro che rendono viva la parrocchia

Don Massimo ha poi voluto dire «un grazie a tutti coloro che rendono viva la nostra comunità. Siete tanti, dunque non farò alcun nome oggi ma i vostri nomi e i vostri volti sono stati consegnati proprio ieri al cuore della Madonna in un luogo particolare proprio caro a Don Bosco».

 

foto di Lino Gandolfo

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