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Fatti e opinioni  

Perrero. Uccisi a fucilate due cani a passeggio col padrone

Perrero. Uccisi a fucilate due cani a passeggio col padrone

Argo e Fiamma, cani ben noti a chi frequenta il Rifugio Lago Verde in alta val Germanasca (Prali), sono stati uccisi a fucilate il 9 dicembre scorso, mentre erano a spasso con il loro padrone. L’invito di LAC Pinerolo: chi sa qualcosa, parli.

“Argo e Fiamma, le vivaci sentinelle del Rifugio Lago Verde, nati e cresciuti in montagna, sono stati deliberatamente uccisi ieri, a soli tre anni, da due colpi di fucile mentre erano a passeggio con il padrone sui sentieri della Nostra Val Germanasca. Li ha uccisi un uomo identificabile come un cacciatore che poi è fuggito”.

Così racconta un post pubblicato sulla pagina Facebook Rifugio Lago Verde nella serata del 9 dicembre. Che prosegue:

“No! Non vogliamo un mondo così! Non vogliamo non poter frequentare i nostri sentieri e boschi in sicurezza! Non vogliamo che le nostre passeggiate si trasformino in tragedie! Questo vuole essere un invito per tutti alla riflessione”. E conclude: “Ringraziamo i Carabinieri di Perrero per il loro prezioso lavoro e la Vet24 Clinica Veterinaria per il soccorso prestato ad Argo e Fiamma e tutti quelli che ci stanno supportando.
Grazie a voi, Argo e Fiamma, anime pure e belle. Con tutto il Nostro Amore, la famiglia del Rifugio Lago Verde”.

Il messaggio di LAC Pinerolo

Alla notizia la LAC (Lega Anti Caccia) Pinerolo ha diramato un comunicato a commento:

“Sabato 9 dicembre scorso, sulle montagne di Perrero, in Val Germanasca, due cani a passeggio con il loro proprietario sono stati uccisi a fucilate da una persona che, si presume, fosse un cacciatore.
Uno dei due cani è morto immediatamente sul posto mentre il secondo è deceduto nella clinica veterinaria in cui è stato immediatamente portato nel disperato tentativo di salvarlo, ferito gravemente sul dorso.
In questo periodo, in valle, la caccia è aperta e la montagna è frequentata da cacciatori intenti soprattutto a praticare la caccia di selezione agli ungulati.
Non è chiaro il motivo degli spari diretti ai cani ma, certamente, il fatto che siano stati uccisi entrambi, e con due fucilate consecutive, esclude l’uccisione accidentale per errore di tiro (caso che sarebbe comunque molto grave).
Il proprietario dei cani è riuscito a vedere l’uomo che ha sparato e, dall’abbigliamento che questi indossava, si suppone che fosse un cacciatore, probabilmente a caccia di cervi.
Il fatto è di una gravità sconcertante e ripropone problema gravissimo della sicurezza di chiunque frequenti i luoghi aperti durante la stagione di caccia la quale, a seguito di plurimi aggiustamenti normativi, si protrae con continuità quasi perfetta durante tutto l’anno.
L’invito che la LAC Pinerolo rivolge a chiunque sia in possesso di informazioni utili alle indagini, cacciatori inclusi, è di collaborare con le forze dell’ordine affinché lo sparatore sia individuato e sanzionato per il reato commesso.
Pur esprimendoci da una posizione di contrarietà all’attività venatoria, riteniamo che sia interesse degli stessi cacciatori non annoverare tra le proprie fila persone che si comportano con tale inaudita crudeltà.
La LAC Pinerolo resta a disposizione per eventuali segnalazioni di situazioni di pericolo derivanti dall’attività venatoria all’indirizzo lacpinerolo@abolizionecaccia.it ”.

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