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Salute  

Perosa. Incertezza e disagio per la situazione dei medici di famiglia

Perosa. Incertezza e disagio per la situazione dei medici di famiglia

Nadia Brunetto, sindaco di Perosa Argentina, esprime le sue critiche all’AslTo3 per la gestione dell’assegnazione dei medici di medicina generale sul territorio.

 

A seguito di richiesta specifica della sindaca di Perosa Argentina Nadia Brunetto circa la situazione dei Medici di Medicina Generale di Perosa, l’AslTO3 ha risposto con una lettera.

MMG Val Chisone e Val Germanasca 2023

In sintesi

  • il 25 giugno 2023 cessa l’incarico temporaneo del dottor Antonio D’Ambrosio
  • il 26 giugno 2023 entra in servizio la dottoressa Donatella Fresia, vincitrice di bando, per lei l’AslTO3 ha identificato come sede Porte e San Germano Chisone
  • permane coperto da incarico temporaneo il posto del dottor Saverio Del Din, in quanto ad ora nessun medico l’ha accettato in via definitiva; a ottobre 2023 il bando verrà riproposto

In 500 da Perosa a San Germano e Porte per le visite

Le precisazioni ricevute non hanno per nulla soddisfatto, però, la prima cittadina di Perosa, che ha commentato «Sappiamo che i medici del centro medico di Perosa sono tutti massimalisti (ndr hanno il numero massimo previsto per legge di mutuati), ma l’AslTO3 non ci ha comunicato quanti pazienti del dott. D’Ambrosio saranno scoperti; da fonti abbastanza attendibili si parla di 1000 pazienti che erano in carico a D’Ambrosio… quindi è presumibile parlare di 500 persone in zona che dovranno andare a San Germano o Porte per le visite ambulatoriali. L’AslTO3 ci comunica che la dottoressa Fresia avrà 1000 posti disponibili, incurante del fatto che questi saranno a parecchi chilometri di distanza…»

 

Nessun giorno di ambulatorio a Perosa!

Brunetto rincara poi la dose: «Il dott. D’Ambrosio era solo un “supplente” e tutti sapevano che avrebbe accettato bandi su comuni vicino a Torino, appena ne avesse avuto occasione. Possibile che solo la responsabile del distretto non sapesse? Così non ha saputo prevenire il disagio. Per evitare questi problemi, il bando avrebbe dovuto prevedere che, visti i numeri, un giorno di ambulatorio a Perosa fosse obbligatorio. Si è trattato di un grave errore di programmazione dell’ Asl! Ho saputo infatti che la dottoressa, pur consapevole che la maggioranza dei suoi pazienti proviene dall’area di Perosa, ha preferito non venire neanche un giorno a visitare nel nostro ambulatorio».

 

 

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