9 Dicembre 2019
Perosa e valli. L’innovazione tecnologica per salvare le “piccole scuole"
Dal 2 all’8 dicembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma – dove si è tenuta la Settimana delle Piccole Scuole – c’era anche l’Istituto “Cirillo Gouthier” di Perosa. Un onore meritato grazie all’adesione l’anno scorso e quest’anno alla Rete nazionale delle piccole scuole dell’Indire (l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa del Ministero dell’Istruzione). Alessandra Di Meo, docente del Gouthier, spiega: «Insieme a Patrizia Bruno, collega della Primaria di Roure, il 5 dicembre siamo state alla premiazione del laboratorio “Erasmus plus”. L’invito ci è arrivato poiché abbiamo preso parte (dopo essere state selezionate) ai corsi di formazione previsti dal progetto “per l’internazionalizzazione e l’innovazione della scuola”».
I corsi – rivolti agli istituti di aree isolate e periferiche (il comprensorio dell’Istituto ricco di paesini e pluriclassi ne è un esempio) e con un basso numero di studenti – si prefiggono di elevare la qualità educativa in questi territori, sfruttando le risorse delle tecnologie digitali per superare vincoli spaziali e temporali e mantenere sul territorio gli studenti, agevolandone la prosecuzione degli studi e la formazione permanente. In particolare l’obiettivo è di creare una rete di relazioni didattiche capace di ovviare alla mancanza di stimoli e di confronto dovuti a un ambiente periferico, ad esempio grazie a contatti in videoconferenza con altre scuole.
Alla scuola di Perosa è toccato anche l’onore di ospitare una delle sessioni dei corsi di formazione per docenti di tutto il Nord Italia. «È stato un modo – racconta la professoressa Di Meo – per confrontarsi e condividere le esperienze con i docenti di scuole simili alle nostre. Tra l’altro è stata l’occasione di incontrare di persona i docenti di due scuole (una veneta e una friulana), con cui la scuola di Perrero (dove insegnavo) aveva collaborato per un progetto comune, facendo entrare in contatto gli alunni per mezzo di videoconferenze».
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