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Territorio  

Perosa. Buona pensione, prof. Prinzio!

Perosa. Buona pensione, prof. Prinzio!

Il neo pensionato Roberto Prinzio riflette sul futuro della Scuola di Perosa e nonostante i prestigiosi incarichi politici ricoperti ricorda: «ho sempre considerato l’insegnamento come il mio lavoro».

 

Roberto Prinzio

«Quando tra i tuoi colleghi, c’è già una tua ex allieva, è proprio ora di andare in pensione», scherza Roberto Prinzio, “storico” docente di Italiano dell’Istituto Gouthier di Perosa Argentina, che ha concluso la sua lunga esperienza da insegnante. Una carriera iniziata «alla Scuola Latina di Pomaretto nel suo ultimo anno di apertura», per poi proseguire per qualche anno tra Villar Perosa, Fenestrelle e Perrero, prima di ottenere la cattedra a Perosa.

 

La prima pluriclasse italiana alle Medie

«In particolare a Perrero (che allora dipendeva da Villar) ho vissuto una bella esperienza di scuola di montagna, tra l’altro sperimentando per la prima volta in Italia la formula della pluriclasse alle scuole medie. A Perosa poi ho lavorato per 25 anni, con presidi meravigliosi come Claudio Tron prima e poi con due ex colleghi come Renzo Furlan e Marco Bolla».

 

Il tempo dei “reggenti”

Purtroppo, «terminato l’incarico di Bolla, per anni a Perosa sono stati nominati dei dirigenti scolastici reggenti, che seppur validi dovendo occuparsi già di altri istituti non hanno potuto dedicarsi a tempo pieno a una realtà complessa come l’Istituto Gouthier, che spazia fino a Perrero (in val Germanasca) e a Fenestrelle e Pragelato in val Chisone».

 

L’importanza dei progetti per finanziare la scuola

La parentesi delle reggenze si sperava conclusa dopo l’arrivo di Giuliana Massaro, fresca di concorso per dirigenti nel 2019, ma non è stato così. «Se un tempo si diventava dirigenti dopo aver fatto esperienza come vicepresidi, oggi chi vince il concorso è chiamato ad affrontare problemi più burocratici che didattici e, senza esperienza, non sempre chi arriva sa reggere la pressione, rapportarsi con il corpo docente e, aspetto sempre più importante, sa preparare i progetti per convogliare finanziamenti sulla Scuola. Ora come reggente c’è una persona preparata come Loredana Grabbi, che è già stata a Perosa in passato, dove tra l’altro aveva organizzato un convegno per affrontare il tema del futuro delle scuole di montagna».

 

No all’accorpamento tra Perosa e Villar

Tema caldo davanti al quale qualcuno, davanti al calo della popolazione scolastica, prospetta un futuro con un unicoIstituto Comprensivo per tutta la val Chisone: «Sarebbe un grande errore accorpare gli istituti di Villar e Perosa! gestire un Istituto che andasse da Porte e San Germano a Perrero e Pragelato sarebbe molto complicato e, allo stesso tempo, si indebolirebbe la struttura della scuola e, con la probabile “fuga” degli insegnanti, si perderebbe sia la qualità che la continuità dell’insegnamento. Certo Perosa, se non si mette mano alla redistribuzione dei plessi, rischia di non avere più numeri sufficienti per mantenere la titolarità dell’Istituto, ma la soluzione più logica sarebbe spostare il plesso di Pinasca da Villar a Perosa. Sarebbe importante che a discuterne con l’Unione dei Comuni potessero esserci due dirigenti titolari (ndr anche a Villar Perosa c’è una dirigente “a scavalco”)».

 

L’insegnamento e la politica

Un tema politico, parlando del quale, il professor Prinzio si appassiona, forte di un’esperienza amministrativa trentennale, che lo ha visto per 11 anni sindaco a Villar Perosa, per 8 alla presidenza della Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca e per 9 a quella di ACEA. «Vado orgoglioso della mia attività politica, ma ho sempre considerato l’insegnamento come il mio lavoro, dando sempre la priorità e dedicando il tempo dovuto ai miei allievi, senza mai chiedere aspettative. Il mio lavoro da insegnante mi ha permesso di affrontare con più libertà le mie scelte politiche, non avendo bisogno di fare politica per mantenermi. Pur non avendo più la tessera di un partito, da pensionato vorrei mettere a disposizione, senza cercare ruoli particolari, la mia esperienza per il bene del pinerolese».

GR

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