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Territorio  

Perosa Argentina. Una piazza per don Luigi e don Pietro Zago

Perosa Argentina. Una piazza per don Luigi e don Pietro Zago

Il Comune di Perosa il 14 ottobre 2023 dedica una piazza e un convegno e un convegno ai due sacerdoti salesiani Pietro e Luigi Zago.

 

Don Luigi e don Pietro

Tra Perosa Argentina e i Salesiani – nonostante gli anni trascorsi da quando hanno lasciato la Val Chisone – l’antico legame non viene meno. Lo testimonia la scelta dell’amministrazione comunale di Perosa di intitolare una piazza ai fratelli salesiani Pietro e Luigi Zago (all’altezza di via re Umberto I 10, attaccato all’edificio chiamato filanda). L’appuntamento con la scopertura della targa è per sabato 14 ottobre alle 15:30.

 

 

Perosa e i salesiani

Racconta la sindaca Nadia Brunetto: «Dal 1897 al 1976 Perosa ha avuto la presenza dei salesiani, che hanno lasciato una profonda impronta sulla Comunità. Non per nulla il Comune di Perosa qualche anno fa ha concesso un’area cimiteriale, per una tomba ai salesiani (progetto seguito da Carlo Frascarolo). La piazzetta, negli anni era diventata il posto permanente ed esclusivo di qualche automobilista, finché alcuni mesi fa abbiamo posto il disco orario, così da aumentare la possibilità di parcheggio per chi si reca in piazza Marconi e zone attigue, ora sempre nell’ottica di rivalorizzarla abbiamo deciso di intitolarla ai fratelli salesiani di Perosa, Luigi e Pietro Zago (quest’ultimo, tra l’altro è mancato proprio lì accanto)».

 

Un convegno per ricordarli

A seguire, dalle 16:15 nel Padiglione Plan de la Tour (PalaPlan), è in programma un convegno per ricordare le figure dei due sacerdoti e l’importanza della presenza salesiana a Perosa Argentina. All’incontro è prevista la partecipazione

  • del vescovo di Pinerolo, Derio Olivero;
  • di don Leonardo Mancini (Ispettore Salesiani Piemonte);
  • dell’ex sindaco Renzo Furlan;
  • della consigliera regionale Monica Canalis (molto legata alla figura di don Pietro);
  • di Fulvia Bruno
  • di don Ermete Tessore (Salesiano di don Bosco e parroco di Pomaretto),

moderati

  • dal giornalista Luca Prot

 

Uno smartphone per il Benin

Inoltre, sottolinea la prima cittadina, «ci collegheremo con Elisa Zaccagna (ndr missionaria laica in Benin) che ci spiegherà cosa fa in Benin e i suoi progetti. Noi sosteniamo la raccolta di smartphone usati che lei utilizza per i contatti coi bambini laggiù e in quell’occasione lanceremo una campagna di raccolta promossa dal comune e dalle associazioni di Perosa, che porteremo avanti fino a fine anno».

 

I fratelli Zago

Dal Veneto a Perosa

I due fratelli sono accomunati da una fede nata in una famiglia di migranti veneti – papà Mario e mamma Elena Gazzola – trasferitasi in val Chisone prima della seconda guerra mondiale, fede consolidata poi dalla frequentazione dei Salesiani presenti a Perosa.

I fratelli Zago con il papà Mario nel giorno dell’ordinazione sacerdotale di Luigi (archivio Paolo Marsura)

Don Luigi, una vita per l’insegnamento

Se la biografia di don Luigi non è molto ricca – ordinato sacerdote salesiano il 25 aprile 1971, segue una vocazione da insegnante, occupandosi dei giovani in varie case salesiane, fino a concludere i suoi giorni terreni il 15 settembre 2014 a Fossano – quella di don Pietro è invece impossibile da racchiudere in poche righe.

 

La vocazione missionaria di don Pietro

Pietro, mentre frequenta la Scuola di Avviamento, matura la vocazione sacerdotale nei Salesiani, incontrati all’Oratorio. A ventun anni parte per Goa in India per un tirocinio presso la locale opera salesiana, dopo tre anni rientra in Italia, completa la formazione e viene ordinato prete il 25 marzo 1963. Torna poi alla vita missionaria partendo dall’India a Madras, passa poi alcuni anni in California, poi approda nelle Filippine dove rimane per vent’anni (in due periodi a Cebù, poi a Manila nella baraccopoli di Tondo). Nel 1989 apre un’opera salesiana in Nuova Guinea e rientra quindi nelle Filippine come Ispettore. Nel 1998 raggiunge il Pakistan per aprire – non senza rischi vista la forte presenza dei Taliban – un’opera a Quetta nel Belucistan (a 50 km dal confine afghano). Vi rimane fino al 2016, quando a 81 anni torna a Perosa (a cui è sempre rimasto legato), dove si spegne improvvisamente il 28 dicembre 2017.

 GR

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