17 Marzo 2013
Da Portacomaro d’Asti a Luserna

Parla l’ultracentenario Pasqualino compaesano di Papa Francesco

Da Portacomaro d’Asti può venire qualcosa di buono? Sembra di sì. Il piccolo centro piemontese ha dato i natali a illustri personaggi. Ora è sotto il riflettori per essere il paese di origine della famiglia di Papa Francesco, al secolo Jeorge Mario Bergoglio, eletto al soglio pontificio lo scorso 13 marzo. Tra i compaesani dei Bergoglio c’è Pasqualino Ricossa, l’ultracentenario lusernese suocero del diacono Giorgio Giovine che si è detto fiero del suo paese: «Quando ho visto in tv il nuovo Papa con quella croce semplice e che come un “papalino”’ ha fatto pregare il popolo ho pensato “a l’è propri del mè pais: Portacumè!” (è proprio del mio paese!). Pasqualino non ricorda direttamente gli antenati del papa. «Ero ancora un ragazzino – spiega – ma li avrò sicuramente conosciuti perché eravamo tutti una grande famiglia allora. Domani proverò a sentire il sindaco per parlarne insieme». Il nonno di Ricossa, Giovanni Bima, (che figura tra l’altro in una rara foto d’epoca insieme a San Giovanni Bosco) lavorava in un’agenzia che si occupava di viaggi in piroscafo proprio verso l’Argentina. Spiega ancora Pasqualino: «Ha fatto i documenti per molti emigrati che partivano dal Piemonte. Anche uno dei miei figli è poi partito per l’America latina». Chissà se tra quei nomi figurava anche quello del padre del nuovo pontefice?
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