11 Settembre 2018
Novità alla guida delle parrocchie di Pragelato, Perosa e Prali
Don Mauro va a Perosa…
È ufficiale. Don Mauro Roventi Beccari sarà il nuovo parroco di Perosa Argentina. La notizia è stata data dal Vicario Generale don Gustavo Bertea martedì 28 agosto alla presenza della comunità parrocchiale che ha recepito la notizia con tristezza.
Don Mauro ha svolto 10 anni la sua missione nella parrocchia più alta della diocesi, integrandosi nella comunità.
«È stata una esperienza molto positiva – ha spiegato a Vita -. Mi dispiace molto andare via da Pragelato. La gente si è affezionata e ha dimostrato molte volte la vicinanza al suo parroco. Per quanto mi riguarda spero di aver fatto bene. Ho cercato di fare il possibile».
Don Mauro ricorda che la comunità di Pragelato è una comunità montana che vive di turismo, dei molti villeggianti e lavora soprattutto durante le vacanze di altri. Tra i punti di forza della comunità don Mauro riconosce: «Numericamente la comunità piccola permette l’incontro personale con gli abitanti. È nella vita di tutti i giorni che incontri le persone, magari andando a fare la spesa. Gli abitanti di Pragelato sono stati dei collaboratori eccezionali, talvolta arrivano anche prima nel lavoro da fare».
Tra le cose che don Mauro ricorda con piacere: «Di sicuro l’Oratorio che rimane da potenziare in modo che non resti aperto solo durante momenti eccezionali; quando mi sono dato disponibile a insegnare pittura ai bambini della scuola elementare e le attività ecumeniche realizzate in occasione del gemellaggio di Pragelato e l’amicizia che mi lega con il pastore valdese Enrico Benedetto e il pope ortodosso Padre Ciprian con i quali abbiamo realizzato belle funzioni».
Don Mauro a fine mese comincerà il suo ministero a Perosa, paese che vede le sue radici.
«Mia mamma è di Perosa, io ricordo il paese solo quando ero piccolo. I miei zii avevano il ristorante sulla piazza del mercato e lì spesso giocavo. A Perosa incontrerò la comunità mettendomi a servizio puntando sempre sull’incontrare le persone».
IVES COASSOLO
E don Luciano sale a Pragelato
Mentre don Gustavo Bertea avvisava i pragelatesi, il vescovo Derio Olivero comunicava ai fedeli di Perosa lo scambio di parrocchie tra don Luciano Chino e don Mauro Roventi Beccari.
La reazione di don Luciano è serena: «Amo la montagna – spiega con un sorriso – e più vado in alto meglio sto». Battute a parte: «Sono abituato a spostarmi dove c’è bisogno di me: sono stato già in numerose parrocchie (ndr da Torre a Buriasco) e ora salirò a Pragelato». L’intenzione è «di stabilirmi lassù tutta la settimana e poi un po’ per volta inserirmi nella nuova comunità. Se poi ci sarà da dare una mano, posso sempre scendere qualche volta».
Tra i ricordi più cari che lascerà a Perosa: «Ci sono gli anziani di origine veneta, come me, con i quali ci mettevamo a parlare in dialetto quando ci trovavamo. In particolare c’è una signora di oltre novant’anni a cui ho detto “guarda devi arrivare almeno a cento”. Penso che continuerò anche ora ad andarli a trovare».
Anche se la nomina decorre dall’inizio del mese, l’appuntamento per l’ingresso ufficiale di don Chino a Pragelato è programmato per sabato 29 settembre durante la messa delle 17:30 nella Chiesa di Santa Maria Assunta (La Ruà). Assumerà ovviamente anche la responsabilità della parrocchia di San Lorenzo (Traverses).
Don Mauro Roventi, anch’egli in carica dal primo settembre, esordirà davanti ai parrocchiani perosini domenica 30 con la funzione delle 16 nella parrocchiale di San Genesio.
Prali non lascia, ma raddoppia
Anche all’amministratore parrocchiale di Prali, don Rafael Urzua l’autunno ha portato nuove responsabilità. Dopo il ritorno in Polonia di don Arkadiusz Pietrzak, al sacerdote cileno è stata affidata la guida delle parrocchie di San Michele Arcangelo in Buriasco e di Nostra Signora del Buon Rimedio (Appendini).
L’inizio del servizio pastorale è avvenuto nel pomeriggio di domenica 9 settembre nella Parrocchiale di San Michele Arcangelo.
Interrogato sulla sorte riservata a Prali, don Rafael racconta: «Per il momento rimarrò amministratore, con l’aiuto di don Roberto (ndr Bocchese, parroco di Perrero) dovremmo farcela a mantenere gli stessi orari delle messe. Purtroppo la montagna è spopolata, solo d’estate c’è un po’ più di gente per cui fino al prossimo luglio non credo sorgeranno problemi». E aggiunge: «Prali non ha perso un parroco, ne ha guadagnato un altro. Don Roberto poi è una persona alla mano che saprà praticare la principale qualità richiesta a un prete in montagna: l’amicizia».
Don Urzua, che è anche vicario zonale e presidente della Caritas delle valli, spiega: «In realtà ho già superato il limite di mandati come Vicario. Qualcun altro ricoprirà sia questo ruolo, sia quello di presidente della Caritas (ndr che per statuto è riservata al Vicario), ma la struttura operativa, con il direttore Mauro Clot e gli altri volontari, resterà sempre quella».
Verso la nuova esperienza in pianura, il sacerdote cileno si pone con umiltà: «Cercherò di inserirmi in questa parrocchia dove ci sono tante attività che già funzionano bene. Dovrò fare più che altro da coordinatore, ma trovando già tutto organizzato sarà più facile abituarmi alle novità».
GUIDO ROSTAGNO
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