19 Settembre 2017
Nicolò Meacci: dall'alberghiero di Pinerolo all'ambasciata italiana in Cile

Il respiro nazionale e internazionale dell’Alberghiero Prever di Pinerolo non è una novità. Alcuni traguardi, tuttavia, meritano un’attenzione speciale. Lo sbarco del giovanissimo chef cumianese Nicolò Meacci in Cile è uno di questi traguardi.
Classe 1996, residente a Cumiana, il giovane si è diplomato a Pinerolo nel 2015. «La sua classe era particolarmente intraprendente – racconta l’insegnante di cucina, Giampiero Battista -. Nicolò è un ragazzo sveglio di buona volontà».
All’indomani della maturità, inizia subito a lavorare in alcuni ristoranti del territorio, grazie al “master talenti” della CRT è stato a San Pietroburgo e, dal 2016 al 2017 a Melbourne, in Australia, nel ristorante Sud.
L’occasione cilena è arrivata, invece, grazie all’esperienza del dirigente scolastico Rinaldo Merlone nell’ambasciata Italiana di Santiago dove ha stretto amicizia con l’ambasciatore Marco Ricci. «Mi ha chiesto di indicargli un bravo chef per la cucina dell’ambasciata e soprattutto per i ricevimenti che vengono offerti. A breve ci saranno le elezioni in Cile e quindi ci saranno diverse occasioni per incontrare i nuovi rappresentati del governo. Quando mi è stata fatta la richiesta – prosegue Merlone – ho consultato l’insegnante di cucina e poi abbiamo fatto il suo nome. Poco dopo il suo arrivo, l’ambasciatore mi ha scritto di essere molto soddisfatto del ragazzo».
Da parte sua Nicolò racconta: «In ambasciata lavoro da solo e preparo il pranzo per l’ambasciatore e sua moglie. Durante la settimana, però, ci sono alcuni invitati per pranzo o per cena e quindi devo cucinare per più persone. I piatti che serviamo sono tipici della tradizione italiana come pasta, ravioli e dolci italiani».
E coglie l’occasione per ringraziare la sua scuola: «Ho studiato al Prever per 5 anni e mi è piaciuto molto. Il percorso di studi è ben bilanciato anche se, secondo me, si dovrebbe investire di più sulla parte pratica e sulle lingue straniere. La scuola mi ha dato ottime opportunità; i professori e il preside ancora oggi mi hanno aiutato nel trovar lavoro».
Nelle scorse settimane il giovane cumianese ha avuto anche l’occasione di incontrare Nanni Moretti, che sta girando un documentario sul ruolo dell’ambasciata italiana in Cile negli anni della dittatura di Augusto Pinochet.
Ampio servizio sul prossimo numero di Vita Diocesana in uscita sabato 23 settembre 2017.
LASCIA UN COMMENTO
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *