7 Dicembre 2013

Nel presepe di Frossasco spunta la Torre

Da quando esiste il presepe ha sempre rappresentato l’incarnazione di Dio tra gli uomini. E non solo perché ripropone visivamente e plasticamente la scena della natività del Figlio di Dio nella grotta-capanna di Betlemme, ma perché esso stesso si incarna nell’oggi dei credenti che lo allestiscono. Ecco allora comparire elementi paesaggistici tipici di un certo luogo, abiti che riflettono particolari tradizioni, mestieri caratteristici di una specifica area. Così il presepe dice l’evento unico e irripetibile dell’incarnazione di Cristo ma anche la sua presenza continua, viva e operante nelle vicende delle donne e degli uomini di ogni tempo.
Nel presepio allestito nella chiesa parrocchiale di Frossasco, proprio ai piedi dell’altare, questa dimensione storica è sottolineata dalla presenza del caratteristico “arco” e da quest’anno anche dall’antica torre campanaria realizzata da Walter Molinero e Flavio Bruno. Un lavoro costato ore e ore di impegno e dedizione.
L’opera complessiva, realizzata insieme a Donato Macello e Paolo Camusso, si può visitare durante liberamente nella chiesa di San Donato.

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