15 Gennaio 2014
Nasce anche a Pinerolo l’Emporio solidale

Gennaio 2014
Da “Vicini si può” all’Emporio solidale. Le iniziative di solidarietà si moltiplicano con il crescere del disagio economico e sociale della città. La prima era nata più di un anno fa – il 24 novembre 2012 per la precisione – su iniziativa di “Noi con il Mondo”, coordinamento della associazioni di volontariato che cooperano con il Terzo Mondo, insieme all’associazione “Volontari dell’Oratorio San Domenico”. L’obiettivo: segnalare la situazione di impoverimento che sta vivendo il “nostro” mondo per invitare tutti ad agire per alleviare la tragedia di chi si trova senza il necessario per vivere.
Un primo bilancio del progetto “Vicini si può” è già stato fatto. «Al di là delle somme raccolte (€ 38.000 di cui 34.000 già distribuiti) notevoli data la situazione di sofferenza economica di buona parte della popolazione è da sottolineare il movimento di solidarietà favorito dal progetto, fenomeno tuttora in espansione – spiega il referente, Mario Bert -. Molte le offerte di singoli impegnati in versamenti periodici e donazioni saltuarie». Diverse attività di intrattenimento hanno sponsorizzato il progetto (feste natalizie 2013 – 2014; cene di solidarietà, uno spettacolo sportivo, saggi musicali…). Alcuni gruppi di volontariato si sono impegnati per una donazione periodica continuativa. Due parrocchie raccolgono mensilmente viveri per il Centro Ecumenico di Ascolto. Un gruppo di dirigenti aziendali di Pinerolo dona mensilmente 30 borse viveri e si sta impegnando per coinvolgere altre aziende in questa forma di solidarietà. Anche i vari club pinerolesi stanno collaborando con diverse forme di sostegno al progetto. Due supermercati da tempo cercano di recuperare alimenti da destinare alla distribuzione del Centro e quest’anno uno dei due ha promosso una raccolta di cancelleria utile per la scuola in parte distribuito a settembre e in parte nel periodo natalizio.
La destinazione dei fondi raccolti ha dato un sostegno per pagamento utenze e parte di affitti a 200 nuclei familiari in pericolo di sospensione del servizio (luce e gas) o di sfratto abitativo.
«Hanno beneficiato dell’aiuto – prosegue Bert – persone accompagnate dal Centro Ecumenico di Ascolto, inviate dal CISS o dal Comune o da Parrocchie cittadine: il tutto sempre in cerca di una sinergia che renda l’intervento il più possibile mirato e fruttuoso».
Non sono mancate nemmeno iniziative singolari come la serata “Fratellanza” che sabato 16 novembre ha riunito nel salone Engim di Pinerolo musicisti e artisti di diversa estrazione. Di qui è poi nata la mostra “L’arte della fratellanza” con l’esposizione nel Museo Diocesano di quadri messi all’asta e il cui ricavato è stato donato al progetto (alcune delle opere sono ancora disponibili presso la sede di Vita Diocesana in Via vescovado, 1 a Pinerolo).
Grazie al contributo di tanti, il progetto “Vicini si può” continua e vuole crescere. Per l’inizio di febbraio è prevista, infatti, l’apertura di un “emporio solidale” in alcuni locali in via del Pino, di fronte alla sede del Centro di ascolto. «Si tratta di una nuova forma di distribuzione viveri più abbondante e più rispettosa della dignità delle persone costrette a chiedere aiuto – specifica Mario Bert -. Le lunghe code di fronte al Centro non erano più tollerabili».
L’emporio solidale, grazie ai contributi dell’8×1000 e ai prodotti forniti banco alimentare (anche se gli aiuti europei sono terminati il 31 dicembre scorso), potrà rendere disponibile la merce alle persone assistite dal Centro d’ascolto, grazie ad una apposita tessera a punti. In questo modo «sarà rispettata la dignità dell’utenza richiedendo, al tempo stesso, una maggiore responsabilizzazione. Il Centro tornerà così a svolgere il suo ruolo originario, cioè quello dell’ascolto delle persone, che ultimamente non era più possibile a causa della concomitanza con la distribuzione dei pacchi. Questa iniziativa ha anche fatto aumentare il numero dei volontari e apre la porta ai giovani che potranno impegnarsi nell’emporio».
Grazie ai volontari questo negozio della solidarietà potrà restare aperto per un maggior numero di ore, due pomeriggi e una mattina la settimana.
«Sarà la generosità della collaborazione di tutte le persone di buona volontà – conclude Bert – a far sì che sia un cammino di crescita nella dignità delle persone in difficoltà e nel recupero della dignità umana di tutti noi».
Patrizio Righero

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