18 Marzo 2011
Musica senza confini
Luserna San Giovanni. Il 29 gennaio scorso il concerto del Coro del Liceo Valdese Un momento di ecumenismo quotidiano all’insegna della solidarietà con tutti e dell’aiuto a chi ha bisogno: si può definire così il concerto che il Coro del Liceo Valdese di Torre Pellice, diretto dai due ex alunni Davide Ronfetto e Andrea Rampa, ha tenuto il 29 gennaio nella chiesa del Sacro Cuore di Luserna San Giovanni. L’esibizione, caratterizzata da un repertorio formato da spiritual, canti di tradizione occitana, piemontese, americana e sudafricana portato in Italia e all’estero per trasmettere valori di pace, tolleranza, fratellanza, ha avuto il fine di raccogliere offerte per i bambini bielorussi aiutati dalla “Associazione Senza Confini”. Il disastro del 1986 nella centrale nucleare ucraina di Cernobyl ha contaminato per 100 anni i terreni della vicina Bielorussia, con gravi conseguenze per l’economia locale e la salute degli abitanti, che per molto tempo avranno possibilità molto più alte rispetto alla media di contrarre gravi malattie.
«In tale contesto – ha spiegato Lucilla Borgarello a nome dell’Associazione – bambini sani, ma oggettivamente a rischio di ammalarsi, accettano di partire ogni anno per un soggiorno estivo in Italia, lasciando i loro cari e affrontando la fatica di un ambiente nuovo e nuove abitudini, perché sanno che questo fortifica le difese del loro fisico. Sono seguiti da educatori, partecipano a “Estate ragazzi”. Alloggiano presso famiglie, dove dimostrano un’autodisciplina spesso superiore a quella dei coetanei italiani». Aprire la propria casa ad uno di questi piccoli ospiti richiede un impegno da assumere con senso di responsabilità e stabilità, ma diventa un’esperienza arricchente per genitori e figli, zii e nipoti: Lucilla Borgarello ne è certa, dopo il lungo cammino fatto con il marito e gli altri membri dell’Associazione, che da Pinerolo si irradia in vari comuni; e da qui nasce il suo appello perché nuove famiglie, senza farsi bloccare dalla crisi economica (potranno avere un sostegno) o da timori infondati scelgano di vivere la bellezza dell’accoglienza.
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