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Pianura  

“Musica e… dolcezze”

“Musica e… dolcezze”

Scalenghe. Il 18 giugno scorso concerto benefico a favore dei bambini bielorussi Sabato 18 giugno scorso la Schola Cantorum di Cantalupa ha partecipato al concerto “Musica e… dolcezze” presso la chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta di Pieve di Scalenghe. La manifestazione è stata organizzata dal comitato di accoglienza dei bambini bielorussi e dalla piccola corale di Scalenghe, con il patrocinio del Comune, per raccogliere fondi in favore dei bambini bielorussi accolti a Scalenghe. Come hanno sottolineato i promotori della manifestazione, a venticinque anni di distanza dal disastro nucleare di Chernobyl la situazione nei territori circostanti la centrale nucleare è ancora grave. Fino ad ora la minaccia più pesante per la salute delle popolazioni degli stati colpiti è stato il carcinoma della tiroide, causato dallo iodio 131; l’incidenza di questo tipo di tumore ha iniziato ad aumentare cinque anni dopo l’esplosione del reattore della centrale di Chernobyl, causando più di 11.000 vittime. Il ritardo nella manifestazione delle patologie è un fenomeno tipico dell’assorbimento di dosi pericolose di radioattività, le quali provocano spesso patologie a distanza di anni. Al giorno d’oggi l’80% della popolazione bielorussa ha problemi di salute, che spaziano dalla carenza vitaminica al carcinoma tiroideo. Le Nazioni Unite hanno di recente riproposto il tema di Chernobyl definendolo come «una catastrofe che continua» anche a causa delle condizioni dei sistemi sanitari locali; in alcune strutture ospedaliere la palpazione della ghiandola tiroidea costituisca tuttora l’unica risorsa a disposizione dei medici per scoprire la presenza di un tumore alla tiroide, precludendo così ogni possibilità di diagnosi precoce. I membri de Il Bucaneve ONLUS hanno sottolineato, prima del concerto, che «Le vittime di Chernobyl meritano un’occasione per costruire un futuro sereno ed i loro bambini hanno il diritto di crescere e vivere una vita affrancata dall’ombra delle radiazioni. È giusto continuare con l’informazione su questi temi, perché oltre alla radioattività si sta aggiungendo la tragedia del silenzio. Chernobyl non è più una notizia da prima pagina, nonostante il fatto che vi siano più vittime oggi che venticinque anni fa». Nella suggestiva cornice della chiesa di Santa Maria Assunta di Scalenghe, uno dei migliori esempi di architettura barocca settecentesca esistenti nella pianura pinerolese, recentemente ristrutturata, la Schola Cantorum ha aperto la serata musicale con brani religiosi ma anche patriottici, in quanto il tema della serata era “Ricordando i 150 anni dell’Unità della nostra nazione”. I ragazzi delle scuole medie della Pieve hanno dato il loro contributo eseguendo al flauto dolce “Inno alla gioia” di Beethoven e “La vita è bella”, tratto dall’omonimo film. Anche la piccola corale di Scalenghe ha proposto canti sacri e profani di garibaldina memoria, dopodiché i cori uniti hanno proposto “Ave Maria” di Bepi de Marzi, “Signore delle cime”, il celebre “Va’ Pensiero” dal “Nabucco” di Giuseppe Verdi e, infine, un coinvolgente Inno di Mameli, sulle note del quale tutto il pubblico si è rispettosamente alzato in piedi. La serata di beneficienza è proseguita con un’asta di torte e dolci, il ricavato della quale, insieme alle offerte raccolte durante il concerto, servirà per l’organizzazione ed il finanziamento dei prossimi viaggi dei bambini bielorussi in Italia. I cantori, gli organizzatori e le autorità presenti al concerto vogliono ancora esprimere i loro ringraziamenti a tutti i partecipanti.
Miriam Paschetta La Schola Cantorum di Cantalupa (in piedi) e la piccola corale di  Scalenghe (seduti)

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